Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, portati dal consigliere delegato del sindaco metropolitano alla Salute, sono previsti gli interventi di Nicola Cutino, storico e saggista, di Marina Faraguna, responsabile dell’associazione “Insieme per San Nicola – Venezia”, di Patrizia Lucchi Vedaldi, ricercatrice.
Istituita nell’anno 1003 d.C. per celebrare la liberazione di Bari dall’assedio saraceno, iniziato il 2 maggio del 1002 e terminato il 18 ottobre dello stesso anno grazie all’intervento di una flotta veneziana, la festa della “Vidua Vidue” – il cui nome ricorda il grido dei baresi che così salutarono l’arrivo dei liberatori venuti dal mare – si è celebrata per secoli, sino alla metà del ‘900, e poi nuovamente negli ultimi anni. Questo episodio è diventato un vero e proprio “saluto a Venezia”, di carattere religioso e popolare, celebrato con una processione il giorno dell’Ascensione, mentre nella Serenissima, in contemporanea, si teneva la Festa della Sensa o Sposalizio del Mare.
Vidua Vidue è il simbolo di un legame millenario tra Bari e Venezia, fatto di alleanze, contrasti e scambi culturali. Una rievocazione che conferisce valore alle nostre radici e rafforza l’identità della città.
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