Domenica 25 maggio, nella chiesa di San Giacomo, l’evento che rientra nella programmazione itinerante dell’N&B Mareterra Festival
BARI – È il pianista Maurizio Zaccaria il protagonista del secondo dei tre concerti dedicati all’esecuzione integrale del secondo libro del «Clavicembalo ben temperato» di Johann Sebastian Bach, progetto programmato a Bari dall’N&B Mareterra Festival con la direzione artistica di Gilberto Scordari e l’organizzazione dell’associazione Aremu.
L’appuntamento è in programma domenica 25 maggio, alle ore 20, nella chiesa di San Giacomo, che collabora alla realizzazione dell’evento con l’associazione ALibertà, il portale ClassicaLive e il patrocinio della Società Bachiana Italiana. Il ciclo si completerà il 22 giugno (ore 20) con il clavicembalista Sossio Capasso, sempre nella chiesa di San Giacomo.
Musicista barese, allievo di Benedetto Lupo e concertistica dalla carriera internazionale, capace di spaziare dal repertorio classico al contemporaneo, Maurizio Zaccaria ha ottenuto le cinque stelle dalla prestigiosa rivista francese «Diapason» per il disco «Massenet – Integrale Piano Music» pubblicato con l’etichetta Aevea. Inoltre, ha inciso l’intero corpus delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven (nonché le 11 Bagatelle op.119 e l’intero ciclo delle Sonatine) per OnClassical Label/Naxos, con la quale ha inoltre registrato le Invenzioni, i Duetti e le Sinfonie di Johann Sebastian Bach.
Inoltre ha realizzato due dischi monografici di 38 Sonate del compositore napoletano Domenico Scarlatti e aver recentemente fissato su supporto l’integrale dei tre volumi degli «Anni di Pellegrinaggio» di Franz Liszt. Sempre con Naxos, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Sergej Rachmaninov, nel 2023 ha pubblicato l’Integrale dei 24 Preludi e, successivamente, la Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione a quattro mani di Ravina in duo con Alessandro Deljavan.
In questo concerto Zaccaria eseguirà otto tra i ventiquattro Preludi e Fughe che compongono il secondo volume del «Clavicembalo ben temperato», finito di compilare da Bach nel 1744, circa vent’anni dopo il primo, rispetto a quale venne pensato come volume complementare, per la sua maggiore complessità dei pezzi e le difficoltà tecniche e strutturali di fronte alle quali si trova l’interprete.
Tant’è che Ferruccio Busoni considerava il primo libro per i musicisti, il secondo per i compositori. In ogni caso, ciascun libro contiene 24 coppie di preludi e fughe in tutte le dodici tonalità, maggiori e minori. E il titolo, «Clavicembalo ben temperato», origina dal proposito di Bach di mostrare i vantaggi del «temperamento equabile», vale a dire l’utilizzo di un sistema (poi rimasto in vigore) in cui l’ottava risultasse divisa in dodici semitoni uguali al posto di quello pitagorico per quinte naturali.
Bach scrisse la prima raccolta durante la permanenza a Köthen, mentre la seconda la concepì negli anni in cui si trovava a Lipsia. Tra l’altro, Bach scrisse il secondo libro nello stesso periodo in cui apparvero molti altri lavori per tastiera, tra cui la seconda e la terza parte del «Clavier-Übung», le «Variazioni Goldberg» del 1741 e la prima versione de «L’arte della Fuga». Ma, soprattutto, come spiega bene Christopher Axworthy, il secondo libro dimostra al pari di questi lavori coevi l’inesauribile inclinazione di Bach per diversi stili musicali.
L’ingresso con contributo (5 euro) su prenotazione. Info 351.7510571 e mareterrafestival.com.