Bari, approvato in Consiglio il bilancio comunale 2021/2023

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D’Adamo: “Schema di bilancio che guarda alla ripresa della città”

BARI – Dopo una lunga maratona, andata avanti fino alle prime luci dell’alba, il Consiglio comunale ha approvato questa mattina la proposta di bilancio di previsione 2021/2023 presentata in aula dall’assessore al ramo Alessandro D’Adamo.
La relazione dell’assessore si è concentrata su alcuni punti che hanno toccato la nuova programmazione, la manovra tributaria, le nuove assunzioni, la capacità di spesa dell’ente e i servizi alla collettività.

L’approvazione del nuovo schema di bilancio rappresenta per la nostra città un segnale di speranza per il futuro – commenta Alessandro D’Adamo –. Con la nuova programmazione il Comune di Bari vuole chiudere una stagione di paure e di difficoltà legate alla grande crisi innescata dalla pandemia e guardare avanti cercando di sostenere i cittadini e le attività economiche nella fase di ripresa. Questo risultato oggi si rende possibile grazie al lungo e costante lavoro fatto dalla direzione della Ragioneria e dagli uffici comunali che, nel corso degli anni, ci hanno consegnato un bilancio solido e un sistema finanziario sano che oggi ci permette di portare a casa risultati importanti, come quelli raggiunti nel 2020: l’aumento del fondo di cassa finale, il miglioramento del risultato di amministrazione, l’abbattimento dello stock di debito, il recupero delle somme frutto della lotta all’evasione nonché il rispetto dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti e la riduzione del debito complessivo da transazioni commerciali. In questo modo oggi possiamo mettere in campo ogni possibile intervento per garantire maggiori benefici ai cittadini, in un momento di oggettiva difficoltà del tessuto economico e produttivo che richiede più che mai di valorizzare la funzione sociale del Comune. Siamo riusciti, inoltre, a mantenere inalterata la pressione fiscale e a garantire lo stesso livello di qualità e quantità sia sugli investimenti pubblici sia sui servizi alla collettività per quanto riguarda le fasce più deboli della popolazione.

L’obiettivo, in questo particolare anno era certamente quello di non farsi schiacciare dalla pandemia che ha generato sicuramente costi per il Comune, come minori entrate, di riuscire a dare certezze su servizi e investimenti e, laddove possibile, di provare anche a sostenere la ripresa delle attività con una serie di sostegni e agevolazioni.

Voglio ringraziare il Consiglio comunale per la grande prova di responsabilità offerta alla città in questa lunga maratona che ci ha visti impegnati per l’approvazione del bilancio“.

SINTESI DEI PRINCIPALI DATI FINANZIARI

Sintetizzando i contenuti della manovra 2021/2023 si evidenzia che:

Le previsioni, suddivise per titoli, delle entrate formulate per l’annualità 2021, ammontano a 883.591.206,95 euro. Le entrate correnti (tributarie Tit.I, da trasferimenti Tit. II, extratributarie Tit. III) finalizzate al funzionamento dell’ente ed all’erogazione dei servizi alla collettività, ammontano a 455.796.267,28 euro. L’incidenza delle entrate proprie, Titoli 1 e 3 sul totale delle entrate correnti è del 63,32% ed esprime il grado di autonomia finanziaria dell’ente comunale.

Le previsioni di spesa per l’annualità 2021 del bilancio 2021/2023 ammontano complessivamente a 936.138.402,43 euro.

Le spese correnti, pari a 477.291.741,34 euro per il 2020, rappresentano il 51.02% del totale delle spese (al netto del disavanzo di amministrazione), quelle in conto capitale pari a 304.801.322,95 euro (Tit. 2 + Tit. 3) rappresentano il 32,58% e quelle per rimborso di prestiti, pari ad 3.603.449,22 euro (Tit. 4) rappresentano lo 0,38%.

Naturalmente, nell’ottica di salvaguardare le fasce più deboli della cittadinanza, con la manovra 2021 risultano inalterate, rispetto al 2020, tutte le dotazioni di bilancio dedicate al welfare, all’istruzione, alle politiche giovanili e del lavoro, alla cultura e allo sport, avvalendosi dei numerosi contributi europei, statali e regionali messi a disposizione per fronteggiare la generalizzata crisi connessa con l’emergenza epidemiologica Covid.

MANOVRA TRIBUTARIA

La programmazione 2021/2023, anche in considerazione della perdurante crisi economica derivante dall’emergenza covid-19, è improntata in continuità con quella definita per l’anno 2020.

Quindi, la politica fiscale è orientata a conciliare il livello di pressione fiscale locale con le esigenze del civico bilancio, perseguendo l’ottica di una equilibrata determinazione del carico tributario verso i cittadini e le imprese, soprattutto per il primo anno di programmazione, ovvero il 2021 nel quale è più che ragionevole prevedere ulteriori ripercussioni negative sull’intero tessuto sociale e, in particolare, sull’economia insediata, messa a dura prova dalle numerose misure restrittive finalizzate a fronteggiare i contagi.

Per quanto riguarda l’IMU, ritenendo di confermare le aliquote e detrazioni approvate per il 2020, la previsione di gettito per il triennio 2021/2023 è sostanzialmente pari alla somma delle previsioni 2020, assicurando parità di pressione fiscale rispetto agli esercizi precedenti, con la sola eccezione del 2021, per il quale la posta iscritta in bilancio risulta prudenzialmente ridotta in considerazione del ragionevole e prevedibile calo di riscossioni conseguenti alla perdurante emergenza e alla quota di gettito sostituita da specifici ristori previsti con le recenti manovre di finanza pubblica in favore di particolari categorie di contribuenti, tra i quali a titolo esemplificativo quella relativa all’esenzione della prima rata IMU 2021 per i seguenti settori:

a) immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;

b) immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed and breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate;

c) immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;

d) immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night club e simili, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

La TARI, e le relative tariffe, restano ad oggi invariate rispetto a quelle approvate per il 2020.

Per quanto attiene l’imposta di pubblicità, i diritti sulle pubbliche affissioni e la tassa per l’occupazione si suolo pubblico, a partire dal 1 gennaio 2021 ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 comma 816 e ss. della Legge n. 160/2019, è entrato in vigore il Canone Unico Patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria che sostituisce totalmente i previgenti prelievi. Con specifiche deliberazioni del Consiglio comunale sono stati approvati il Regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico patrimoniale per la concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e il Regolamento per il Canone Mercatale, con i quali risultano individuati i criteri in forza dei quali la giunta ha provveduto a determinare le tariffe correlate.

Per l’anno 2021 è attualmente previsto l’esonero del pagamento dal 1 gennaio al 30 giugno 2021 del canone Unico per l’occupazione di suolo pubblico da parte delle imprese di servizi esercenti attività di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande e di commercio su aree pubbliche. Con i prossimi provvedimenti in corso di adozione il Governo ha annunciato l’estensione di tale esonero a tutto l’anno fino al 31 dicembre 2021.

FONDO DI SOLIDARIETÀ COMUNALE

Per quanto riguarda il Fondo di Solidarietà Comunale, per effetto delle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2021, il Comune di Bari potrà contare su un incremento di tale entrata di circa 2,5 milioni di euro rispetto alla definitiva assegnazione del 2020.

Di tale incremento, circa 2 milioni di euro sono destinati ex art.1, c.449, lett. d quinquies della Legge 232/2016, allo sviluppo e ampliamento dei servizi sociali comunali.
Complessivamente il Fondo di Solidarietà Comunale 2021 ammonta a 46,7 milioni di euro.

FONDO PER LE FUNZIONI FONDAMENTALI

Con la Legge di Bilancio 2021 risulta rifinanziato, per complessivi 1.350 milioni di euro, il fondo per le funzioni fondamentali in favore dei Comuni. Analogamente alle assegnazioni a tale titolo effettuate per il 2020, tali risorse sono destinate a fronteggiare le perdite di gettito connesse all’emergenza da covid-19, al netto delle minori spese e delle specifiche ulteriori assegnazioni disposte per l’emergenza.

Il riparto del fondo in favore dei Comuni non risulta ancora determinato, tuttavia è ragionevole attendersi per il 2021 una dotazione di circa 7 milioni di euro. Tenuto conto degli effetti della crisi che certamente avranno riverbero anche nel corso del corrente anno, è auspicabile un intervento del Governo teso ad incrementare le assegnazioni complessive in favore dei Comuni per l’anno 2021.

INDEBITAMENTO

Anche con la programmazione 2021/2023 non è previsto il ricorso all’accensione di nuovi prestiti a titolo oneroso per il finanziamento dei numerosi interventi presenti nel Piano triennale delle opere pubbliche.

Per cui, per il sesto anno consecutivo, al finanziamento dei principali lavori pubblici sul territorio cittadino, si è previsto di ricorrere unicamente con risorse dell’ente costituite prevalentemente dai proventi delle concessioni edilizie, dai ricavi di alienazione e dalla devoluzione di mutui già concessi in esercizi precedenti e non interamente utilizzati, nonché dai numerosi trasferimenti da parte di altre pubbliche amministrazioni.

PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DEL PERSONALE

In materia di politica di personale e assunzionale, nel triennio 2021/2023 sarà garantito l’impegno al completo reintegro dei dipendenti in quiescienza, assicurando un turn over al 100 per cento. Numerosi i concorsi pubblici già avviati e molti altri quelli in corso di definizione dall’assessorato al Personale, che offriranno offerte di impiego e un sicuro potenziamento della tecnostruttura comunale chiamata ad importanti sfide per il miglioramento dei servizi erogati alla collettività.

PON METRO E ALTRI PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO

Con la programmazione 2021/2023, un sicuro positivo impatto per la città potrà ottenersi grazie all’utilizzo delle risorse previste dai numerosi programmi di finanziamento ai quali il Comune di Bari risulta ammesso o intende candidarsi per l’ammissione nei diversi contesti nei quali si spiega l’attività istituzionale dell’ente: assetto produttivo, welfare, scuole, politiche giovanili, adeguamento scuole, potenziamento dei servizi, etc.

DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO – MUNICIPI

In materia di decentramento amministrativo, le decisioni di spesa assunte per il triennio salvaguardano tutte le dotazioni a disposizione dei cinque Municipi nelle specifiche funzioni decentrante (Istruzione, Sport, Cultura, Welfare, ecc.), senza alcune riduzione in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Inoltre, per favorire piccole ma importanti lavorazioni sui rispettivi territori risulta confermata l’assegnazione annua per ciascun Municipio di € 95.000 da destinare ad interventi di arredo urbano immediatamente disponibile subito dopo l’approvazione del Bilancio.