Incontro avvenuto la scorsa mattina
Dall’incontro è emerso che oggi è possibile per il Comune di Lecce intraprendere un percorso che porti all’interruzione dell’esercizio del servizio filoviario: una volta documentata l’insostenibilità economica dello stesso, e motivata ufficialmente l’impossibilità di renderlo sostenibile nel tempo, il filobus può essere fermato, anche a beneficio dell’investimento su linee di trasporto pubblico urbano maggiormente funzionali alle esigenze della città. Una volta interrotto l’esercizio, i mezzi possono essere messi sul mercato.
Sul piano della rimozione dell’infrastruttura – pali e fili –, che rappresenta per l’amministrazione un obiettivo di medio periodo, occorre attendere i tempi di chiusura del mutuo acceso dal Ministero per la costruzione della stessa. Fino ad allora si potrà procedere alla stima dei costi di rimozione.
“Oggi abbiamo aperto un percorso inedito che condurrà nei prossimi anni alla graduale dismissione del filobus, una infrastruttura abnorme e costosa che non ha apportato alcun beneficio alla mobilità cittadina – dichiara il sindaco Salvemini – Per raggiungere l’obiettivo bisognerà armarsi di pazienza, del resto il problema del filobus è al centro delle cronache e dei programmi politici e amministrativi da circa vent’anni, e non possiamo aspettarci di risolverlo con un incontro di un paio d’ore. Siamo consapevoli di aver cominciato un cammino che non sarà breve, né semplice. Con scrupolo e rigore, procederemo per tappe, perseguendo l’obiettivo più generale di rendere il trasporto pubblico urbano una risorsa per tutti i cittadini”.
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