Per farlo avrebbero occultato le scritture contabili ed emesso fatture per operazioni inesistenti del valore di oltre 74 milioni di euro tra il 2014 e il 2015. In particolare agli arresti domiciliari è finito un 44enne di Modugno. La misura interdittiva è stata invece disposta per i tre legali rappresentanti della società: un 51enne di Montereale (L’Aquila), un 74enne e un 66enne di Roma. Alcuni degli odierni destinatari delle misure cautelati nel luglio scorso hanno subito, nell’ambito della stessa inchiesta, un sequestro preventivo di beni del valore di 15 milioni di euro, corrispondenti alla presunta Iva evasa.
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