A Bari “Wasterwater reuse: a smart old fashion idea?”

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Presentata a Palazzo di Città la giornata di studio sul riuso delle acque reflue

conferenza stampa acqua di pugliaBARI – È stato presentato questa mattina a Palazzo di Città “Wasterwater Reuse: a smart old fashion idea?”, la giornata di studio sul riuso delle acque reflue organizzata dall’associazione culturale Porta d’Oriente in collaborazione con il club per l’Unesco di Bisceglie. L’evento in programma mercoledì 22 marzo a Bari, nel palazzo dell’Acquedotto Pugliese, è stato organizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita nel 1993 dalle Nazioni Unite.

I dettagli dell’iniziativa, che rappresenta un’occasione per stimolare riflessioni sulla buona gestione delle risorse idriche del pianeta mentre la questione idrica si propone drammaticamente nella quotidianità di molti esseri umani che ogni giorno si confrontano con la sua scarsità nelle zone più aride della terra, sono state illustrate da Concetta Fazio Bonina, presidente dell’associazione culturale Porta d’Oriente, alla presenza di Giuseppe Cascella e di Alessandra Anaclerio, rispettivamente presidente e componente della Commissione Culture del Comune di Bari.

Nel corso della conferenza stampa è stato anche annunciato l’avvio della edizione 2017 della Rassegna “Acqua della Puglia” organizzata dall’associazione culturale Porta d’Oriente nell’ambito della manifestazione “Libri d’Acqua” ideata nel 2014 dalla psicoterapeuta Vera Slepoj con l’obiettivo di mettere in una rete simbolica gli autori, facendoli girare fisicamente nel mondo

Alla conferenza stampa hanno partecipato Vera Slepoj presidente dell’associazione “Libri di Acqua” e Pina Catino presidente Club per l’Unesco Bisceglie

Il legame tra la Puglia e l’acqua è da sempre stato molto stretto – ha dichiarato Giuseppe Cascella – favorito dagli oltre 800 chilometri di coste. L’acqua è fondamentale per la vita, ma per la Puglia assume un significato particolare in quanto è l’unico elemento che sembra separare, ma in realtà unisce, i pugliesi alle altre culture e agli altri popoli. E la Puglia nei secoli si è sempre proiettata nel proprio mare per conoscere altri mondi. Così, i libri d’acqua danno la possibilità a tanti autori italiani e stranieri di esprimersi pienamente in una totale libertà di linguaggio e di pensiero, e di uscire da dannosi nazionalismi e integralismi che ingabbiano l’animo umano. La quarta edizione di questa bella manifestazione è impreziosita, oltre che dal contributo di una vera appassionata della nostra terra quale Vera Slepoj, anche dalla collaborazione dell’Unesco, e apre nella nostra regione una bellissima stagione letteraria”.

L’amministrazione – ha continuato Alessandra Anaclerio – crede molto nell’associazionismo, composto da entità preziosissime alle quali ci rivolgiamo per completare e migliorare l’efficacia della nostra azione amministrativa. Ben vengano quindi iniziative come questa, perché invitano alla riflessione e consentono ai cittadini baresi di scoprire i valori che a volte si perdono di vista, quali l’importanza dell’acqua come bene non inesauribile”.

L’evento che oggi presentiamo – ha detto Concetta Fazio Bonina – coniuga due mondi quello dei Libri d’acqua, rappresentato da Vera Slepoj, e il club Unesco di Bisceglie, accomunati da una rete scientifica organizzata in vista della Giornata internazionale dell’Acqua, nella quale due realtà diverse, Italia e Stati Uniti, rappresentate dal Politecnico e dall’università Illinois di Chicago, si confronteranno su temi di estrema attualità. Per quanto riguarda la rassegna Acqua della Puglia, già l’anno passato ci siamo avvalsi dalla presenza di alcuni autori che hanno ‘attraversato’ il mondo attraverso l’acqua, unendo le culture e, quindi, i popoli: Puglia, India, Albania, l’isola di Pantelleria, Parigi, Londra: è l’universo che parla attraverso la lingua degli autori e, quindi, attraverso l’acqua. E così facendo realizza un sogno”.