La rassegna pianistica promossa «festival storico» dal Ministero; nel salone dell’Hotel La Terrazza un programma, che prevede un confronto ravvicinato tra Robert Schumann e Johannes Brahms
BARLETTA – Il Barletta Piano Festival diventa «festival storico» riconosciuto da Ministero della Cultura nel Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo per il triennio 2025-2027. E la splendida notizia arriva proprio alla vigilia dell’avvio della manifestazione, dopo le tre anteprime riservate ai giovani talenti delle scorse settimane.
Il taglio del nastro ufficiale è in programma domani, martedì 1 luglio, alle ore 21.15, nel salone dell’Hotel La Terrazza con il Quintetto Brahms formato dal pianista Pasquale Iannone, che del festival è fondatore e direttore artistico, con un gruppo di interpreti di valore, Eleonora Poletti e Francesco Peverini ai violini, Pasquale Lepore alla viola e Ludovica Rana al violoncello.
Di grande portata il programma, che prevede un confronto ravvicinato tra Robert Schumann e quel Johannes Brahms che, come disse la moglie del pianista, Clara Wieck Schumann, era stato «inviato appositamente da Dio» nella loro casa per placare i tormenti del marito, genio incompreso.
Il programma
prevede l’esecuzione del Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34 di Brahms, opera dalla genesi travagliata e sottoposta a vari rimaneggiamenti in cerca dell’assoluta perfezione nell’assegnazione al pianoforte di un ruolo primario di stampo concertante, e il Quintetto per pianoforte e archi op. 44 di Robert Schumann, anche questa una pagina nella quale alla tastiera viene riservata la parte della protagonista in un elegante dialogo con gli archi, in linea con lo stile della musica da camera romantica.
Dunque, sarà un’intrigante occasione per ascoltare due vertici nella produzione da camera di due esponenti dell’Ottocento tedesco legati da un profondo rapporto di stima e amicizia, nel quale s’inserì Clara Wieck, che aveva solo quattordici anni quando incontrò Schumann. I due si sposarono, ma il loro rapporto si logorò nel giro di tredici anni, andando in piena crisi quando alla porta degli Schumann bussò il giovane Brahms.
Clara non si mostrò insensibile di fronte alla adorante devozione di quel bel ragazzo di vent’anni. E Schumann, quando nel febbraio del 1854 tenta il suicidio gettandosi nel Reno, venne salvato per entrare in una clinica psichiatrica, nella quale morirà due anni e mezzo più tardi.
Pur essendo considerato indiscutibilmente uno dei più grandi compositori romantici, Schumann venne apprezzato dai suoi contemporanei innanzitutto come scrittore e critico musicale. Infatti, attese tutta la vita pur di vedersi riconosciuto come compositore. E fu solo dopo la morte che il suo ruolo di musicista venne rivalutato proprio grazie all’impegno costante di Clara e di Johannes Brahms, oltre che di Franz Liszt.
Inizio concerto alle ore 21.15. Info 347.6194215.