Nell’ Auditorium Vallisa di Bari, fino a maggio 2026, tornano i grandi autori: da Sofocle a Strindberg, da Pirandello a Shaw, da de Maupassant a Gončarov. 10 spettacoli con 8 nuove produzioni per 148 recite. Si parte con un omaggio alla cultura ebraica
BARI – Giovedì 2 ottobre parte la stagione “Teatro Studio 2025-26” della compagnia Diaghilev nell’Auditorium Vallisa di Bari, dove per l’apertura si rinnova la tradizionale collaborazione con il festival Time Zones, per il quale dal 2 al 7 ottobre presenta il concerto letterario in due parti «Suoni e parole dall’invisibile». L’attore Paolo Panaro e i musicisti Francesco Palazzo (fisarmonica), Sara Picuno (clarinetto) e Fabrizio Signorile (violino) propongono in varie combinazioni musiche klezmer e racconti yiddish in «Due ebrei, tre opinioni» (2, 3 e 4 ottobre) e musiche racconti legati al rinnovamento spirituale dell’ebraismo ortodosso ne «Il mondo dei Chassidim» (5, 6 e 7 ottobre).
Anche quest’anno il cartellone, sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bari, è caratterizzato da un forte impegno produttivo, con 10 spettacoli firmati tutti dalla compagnia Diaghilev, dei quali 8 sono nuove produzioni.
La stagione «Teatro Studio 2025-26» include complessivamente 148 recite, per uno sforzo organizzativo (anche nei giorni feriali) comprendente il coinvolgimento di molte professionalità pugliesi, cui vengono offerte opportunità artistiche e occupazionali, avendo come punto di riferimento una figura di solida e matura esperienza come Paolo Panaro, che nel filone dedicato ai grandi autori della storia del teatro e della letteratura, dal 10 al 19 ottobre, per il secondo appuntamento del cartellone, porterà in scena «Oblomov» di Ivan Gončarov, testo sull’eroe immortale della pigrizia, dietro il quale l’autore cela una generazione viziata e apatica incapace di dedicarsi alle riforme delle quali necessitava la società russa di metà Ottocento.
L’impegno della Compagnia Diaghilev passa anche attraverso la collaborazione con personalità esterne di riconosciuto talento come il regista Walter Pagliaro, l’attrice Micaela Esdra e lo scenografo Gianni Carluccio, che dopo il successo di pubblico e critica della passata stagione ripropongono «Trachinie» di Sofocle dal 25 ottobre al 9 novembre.
E in questo novero rientra il regista Rosario Sparno, che dal 14 al 30 novembre mette in scena la drammatica crisi familiare al centro di «Pierre e Jean», moderno adattamento del romanzo di Guy de Maupassant firmato da Massimiliano Palmese, scrittore, poeta e drammaturgo di successo, autore di vari romanzi, tra cui «L’amante proibita (nel 2006 finalista Premio Strega), e vincitore con le sue raccolte di poesia dei premi Eugenio Montale e Sandro Penna, traduttore di Shakespeare nonché vincitore di un Nastro d’Argento per il docufilm sul caso Braibanti.
Lo spazio riservato alla drammaturgia contemporanea include dall’1 al 4 dicembre «Crisalidi: Giunone allo specchio», testo dell’emergente Davide Novello ispirato a «Le metamorfosi» di Ovidio diretto da Silvia Micunco, altro talento in ascesa, e dall’11 al 14 dicembre «La giornata di un uomo senza volto» per il quale l’autore e regista Walter Prete si rifà a Pirandello.
«Teatro Studio 25-26» rinnova l’attenzione nei confronti di una ricerca che valorizzi l’importanza della parola quale prezioso strumento per comunicare pensieri ed emozioni con un impegno nei confronti di un teatro d’attore e di regia che vedrà Paolo Panaro riprendere «Letteratura» di Arthur Schnitzler dall’8 al 24 gennaio e poi tenere a battesimo «Non si sa come» di Pirandello dal 27 gennaio al 15 marzo e «La professione della signora Warren» di George Bernard Shaw dal 17 marzo al 22 aprile. Panaro dirige un gruppo consolidato di attori del quale fanno parte Marianna de Pinto, Giuseppe Tagarelli. Caterina Petrarulo e Francesco Lamacchia.
La stagione si chiuderà con il capolavoro di August Strindberg, «La danza macabra», esempio emblematico della vita coniugale vissuta come inferno domestico che Alessandro Machìa, regista che si occupa prevalentemente di drammaturgia contemporanea e riscrittura dei classici, mette in scena nella traduzione di Franco Perrelli dal 16 aprile al 3 maggio.
Info e prenotazioni al 333.1260425. Biglietti online su Vivaticket.