Taranto, l’assessore Tilgher ricorda la cronistoria intorno al mercato di via Lucania

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Le parole dell’assessore

comune Taranto logoTARANTO – Negli ultimi giorni sul Mercato di via Lucania si è concentrata l’attenzione dei media, con approcci più o meno condivisibili. Sul tema mi preme fare chiarezza perché si possa serenamente affrontare la problematica e arrivare ad una veloce soluzione a vantaggio della comunità.

Il Mercato di Via Lucania esiste da circa 40 anni, lo so perché ci andava a fare la spesa mia madre, abitando noi in via Lombardia. Per 40 anni, quindi, l’insistenza su via Lucania di un’area mercatale è stata sotto gli occhi di tutti: dell’amministrazione precedente, che ha implicitamente accettato la situazione, non sgomberando, autorizzando gli operatori e riscuotendo le relative imposte; degli abitanti del quartiere, che nel mercato sono andati a fare la spesa, contribuendo alla sopravvivenza degli operatori; degli imprenditori edili, che intorno hanno costruito dei palazzi, ben sapendo che, indipendentemente dalla classificazione urbanistica dell’area, lì, in quella zona, c’era un mercato. Difficile non notarlo.

La situazione si sarebbe consolidata anche attraverso il Regolamento delle aree mercatali del Comune di Taranto, approvato dal Consiglio Comunale nel 2005, nel quale il Mercato di Via Lucania, nella sua esatta attuale ubicazione, viene incluso e disciplinato.

Nel 2004, come ben chiarito dalla stampa, la Giunta Di Bello approvò un piano di riqualificazione dell’area, intanto divenuta precaria per condizioni logistiche, operative ed igienico sanitarie (come verrà in seguito ribadito dall’ASL, con chiaro invito a provvedere immediatamente alla sistemazione dell’area).

Fra i vari elementi che compongono il piano vi è un elemento tecnico, urbanistico, per cui l’area, su cui il mercato insiste da sempre, a mia memoria, venga qualificata come area mercatale e non più area di tipo B. Lo ripeto, perché è un passaggio importante: un tratto di strada, sul quale da quando sono nata insiste un mercato, verrà qualificato come area mercatale.

Come ulteriore elemento conoscitivo, va segnalato che nello stesso anno venne contratto un mutuo per finanziare il progetto. Su questo mutuo il comune oggi paga i dovuti interessi passivi, mentre gli importi sono bloccati in attesa di definizione.

A prescindere dalla considerazione che una situazione di inazione perdurante di circa 14 anni non consente più di considerare ordinaria una questione e richiede interventi straordinari, se non altro per forza e determinazione, sulla questione di quale sia la modalità più corretta per procedere va fatta una precisazione:
l’unico organo che possa approvare il progetto e dare l’avvio alle attività di sistemazione dell’area mercatale è il Consiglio Comunale.

Nell’approvare il progetto andrebbe, de facto, ad apportare anche la variante urbanistica. Ma la sola variante urbanistica non sblocca il progetto: l’atto di un dirigente per questo non basta. Non vi è straordinarietà, in questo.

Il nodo della questione è: deve il mercato di via Lucania essere riqualificato rimanendo dov’è ( i pro : progetto approvato, finanziamenti già stanziati, tempi di conclusione lavori più brevi, soddisfazione degli operatori, razionalizzazione delle licenze con contrato all’abusivismo (i contro: qualificazione di un tratto di area pubblica come area mercatale, riduzione degli spazi della scuola Alfieri) o deve essere spostato in altra zona (i pro: eliminazione dei contro della soluzione precedente – pur non potendo al momento dire se, nel redigendo progetto vi saranno altri interessi lesi, i contro: allungamento dei tempi, segnalazione dell’ASL con rischio sgombero del mercato, possibile allontanamento degli operatori e incremento dell’abusivismo, fondi ancora bloccati, permanenza dell’area degradata in via Lucania.

Nell’emergenza reiterata a cui la classe politica ci ha abituati, la posizione dell’Amministrazione Melucci è obbligata e corrisponde, visti gli elementi sopra esposti, al bisogno di procedere celermente alla riqualificazione dell’area come zona mercatale, come da progetto approvato.

Tale decisione, tuttavia, deve necessariamente essere sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, non vi sono altre vie. Se il Consiglio Comunale riterrà che tale area vada destinata ad altro, lavoreremo per presentare un progetto alternativo, di riqualificazione dell’area e di costruzione del mercato in altra sede.
Tuttavia giova ricordare che oggi il Mercato di via Lucania, come gli altri mercati cittadini, è parte integrante del tessuto economico cittadino: 70 operatori vi espongono quotidianamente, molti cittadini quotidianamente vi si recano per fare la spesa. Il Commercio su area mercatale è, a Taranto, diffuso e caratteristico tanto quanto negletto e vilipeso. Un po’ il figlio di cui ci si vergogna. Ora, per chi avesse avuto la fortuna di girare il mondo e, come me, avesse avuto, per vocazione e per professione, un interesse profondo per i mercati rionali ed all’ingrosso, sa che esistono mercati rionali che sono attrattore ed elemento vivificante del quartiere quando non della città. Mortificare una parte dell’anima economica di Taranto è controproducente. Costringere degli operatori a vivere nell’incertezza e nel degrado è inumano. Io personalmente posso solo invitare il Consiglio Comunale ad affrontare concretamente e celermente i problemi cittadini e di lavorare compatti per la loro risoluzione, senza perdersi in personalismi, per il bene della città.