Nel decreto del presidente Orazio Ciliberti è spiegato che “il riconoscimento di tale opzione è sufficiente a garantire per i minori di 14 anni la didattica in presenza alle famiglie che lo richiedano per i propri figli, mentre per gli adolescenti di età superiore ai 14 anni la didattica a distanza e quella integrata parrebbero più agevolmente praticabili, data la maggiore dimestichezza di quegli adolescenti con i mezzi telematici e la migliore organizzazione delle scuole superiori nel somministrare lezioni on line”.
Secondo il Tribunale amministrativo, quindi, “non sussiste un danno grave e irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio in via di urgenza, anche in considerazione del breve periodo di vigenza” dell’ordinanza, che scade il 15 gennaio. L’udienza di merito è fissata al 3 febbraio.
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