Ruvo di Puglia, dal 9 marzo al 3 maggio la mostra “Donne Resistenti. 1936-1945”

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A Palazzo Caputi  l’esposizione che  è un omaggio alle donne che hanno combattuto il fascismo in tutta Europa

RUVO DI PUGLIA – Dopo l’esposizione al Museo Civico di Bari e le precedenti tappe in Francia e in Spagna, arriva a Ruvo di Puglia la mostra “Donne Resistenti. 1936-1945” organizzata dal Comune di Ruvo di Puglia-Assessorato alla Cultura insieme ad ANPI sez. Ruvo di Puglia.

La mostra fotografica e documentaria, che sarà visitabile dal 9 marzo al 3 maggio 2024 a Palazzo Caputi (in via Alcide De Gasperi 26), illustra il ruolo delle donne nella lotta antifascista durante l’opposizione al fascismo in Italia e Germania, la guerra civile in Spagna e la Resistenza europea, con particolare riferimento a quattro Paesi cui sono dedicate le sezioni della mostra: Spagna, Francia, Germania e Italia.

A inaugurare la mostra alle ore 18 di sabato 9 marzo nella sala conferenze del Museo di Libro a Palazzo Caputi sarà una conferenza introdotta dall’Assessora alla Cultura Monica Filograno che vedrà protagonisti la professoressa dell’Università di Bari Lea Durante con una lezione dedicata ad “Alba de Céspedes, una scrittrice a Radio Bari” e il dottor Vincenzo Colaprice di ANPI Ruvo di Puglia con un intervento su “Teodora Silenzi: una partigiana ruvese”.

Ospite della serata la professoressa Eva Gadaleta.

Saranno presenti il sindaco Pasquale Chieco e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.

“Abbiamo intrapreso in questi anni un percorso di recupero della memoria storica locale che incrocia quella nazionale e mondiale intorno ai temi della Resistenza e dell’antifascismo – dichiara l’Assessora Filogranoche ci ha già portato a realizzare numerosi incontri pubblici e iniziative come l’apposizione di tre pietre d’inciampo in piazza Matteotti dedicate ai Ruvesi Marinelli, Rossini e De Palo e la mostra itinerante Qui abita un partigiano.

Con questa iniziativa vogliamo attivare un’attenzione in più sul ruolo delle donne nella Resistenza antifascista e lo facciamo con un progetto internazionale che abbiamo l’onore di portare a Ruvo dopo la sola tappa a Bari che ci consentirà di connettere le vicende internazionali a quelle locali, le storie di donne che hanno fatto la resistenza in Francia, Germania, Spagna e tutta Italia con quelle di donne che hanno vissuto e operato nella nostra regione, da Alba de Céspedes di cui ci parlerà Lea Durante alla ruvese Teodora Silenzi, oggetto di una ricerca di Vincenzo Colaprice.

Lo facciamo sì per le generazioni più giovani e per consentire la partecipazione delle scuole, ma anche per tutte e tutti noi adulti perché l’antifascismo è la base della nostra Repubblica e della democrazia in cui viviamo e la conoscenza storica dei suoi processi e delle biografie di chi ha vissuto nel secolo scorso merita sempre una attenzione speciale. Non solo intorno al 25 aprile.”

La mostra rimarrà visitabile per quasi due mesi sino a venerdì 3 maggio negli orari di apertura della Biblioteca Comunale e in alcune giornate in cui sono previste aperture straordinarie come la mattina del 25 aprile e quella del 1 Maggio.

Nel periodo di programmazione della mostra saranno organizzati incontri pubblici e approfondimenti storici su figure dell’antifascismo che integrano il racconto offerto dalla mostra, tra cui il 16 aprile la presentazione del libro di Giovanni Capurso La passione e le idee. La Puglia antifascista da Giuseppe Di Vagno a Giacomo Matteotti e il 23 aprile quella del libro di Pasquale Trizio 1943 guerra e liberazione.

Le scuole potranno visitarla avvalendosi anche della guida di referenti ANPI in giornate che saranno comunicate alle dirigenze scolastiche nei prossimi giorni.

L’evento rientra tra le iniziative culturali programmate dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con ANPI sezione di Ruvo di Puglia per celebrare la Giornata Internazionale per i diritti delle donne dell’8 marzo e quella della Liberazione dell’Italia del 25 aprile.

L’organizzazione della mostra e delle relative iniziative culturali sono coordinate dalla Direttrice del Museo dott.ssa Teresa De Francesco.

Finanziata con il programma europeo Europe for Citizens, la mostra è parte del progetto MERME (Mujeres como elemento de resistencia de la memoria de Europa, «Le donne come elemento di resistenza della memoria d’Europa») promosso dalla Associación para la recuperación de la memoria historica, una ONG spagnola nata con il fine di cercare e recuperare i resti delle oltre 114.000 persone scomparse durante la dittatura franchista. Partner del progetto è l’ANPI che ha collaborato alla preparazione ed esecuzione della sezione italiana.