“L’attività ispettiva – spiegano – si è concentrata su piattaforme logistiche di distribuzione e grossisti locali di prodotto ittico, allo scopo di impedire che specie ittiche provenienti dall’estero, prive dei prescritti requisiti di igiene, qualità e tracciabilità, facessero ingresso nel territorio nazionale e fossero quindi commercializzate in modo fraudolento”.
Tra le operazioni più rilevanti c’è il sequestro di 14 tonnellate di teste di rana pescatrice, importate dalla Namibia e trovate in una piattaforma logistica a Matera, in assenza di documenti che ne comprovassero la reale provenienza.
Altre 2 tonnellate e mezzo di seppie provenienti dalla Tunisia sono state trovate presso un grossista a Monopoli, risultato privo delle necessarie autorizzazioni all’esercizio dell’attività, e nei cui confronti è stata disposta dalla Asl anche la chiusura immediata.
Una tonnellata di gamberi rossi provenienti dalla Grecia e privi di documentazione commerciale di accompagnamento è stata rinvenuta su un mezzo sbarcato da un traghetto, nel porto di Bari, e devoluta in beneficienza.
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