Emergenza Xylella: duemila agricoltori a Bari per chiedere interventi concreti

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Presidio presso il Consiglio regionale Emiliano accoglie le richieste dell’associazionismo agricolo coordinato da Agrinsieme

agrinsiemeBARI – Duemila agricoltori delle province di Lecce, Brindisi e Taranto hanno manifestato questa mattina davanti al Consiglio regionale della Puglia per chiedere alla Regione e alle istituzioni degli interventi concreti per fronteggiare l’emergenza Xylella fastidiosa che sta falcidiando migliaia di ulivi nel Salento.

Presenti anche numerosi sindaci e il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.

Il presidio è stato organizzato dalle organizzazioni C.I.A. Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copa-gri, Alleanza delle Cooperative Italiane (Legacoop, Confcooperative, Agci) coordinate da Agrinsieme.

Una delegazione di Agrinsieme e i sindaci sono stati ricevuti dal presidente della Regione, Michele Emiliano. A lui, all’assessore alle Risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia e al presidente del Consi-glio regionale, Mario Loizzo, è stato sottoposto un documento con le rivendicazioni degli agricoltori.

Il documento evidenzia: “L’obiettivo prioritario è quello di limitare l’espansione del batterio, e con-temporaneamente definire una strategia per garantire il futuro nei territori interessati e per permettere alle aziende danneggiate di riprendere la attività agricola e di iniziare nuovamente a produrre reddito e a garantire posti di lavoro”. Inoltre: “È necessaria una costante e coordinata attenzione e lavoro della rappresentanza politica a tutti i livelli istituzionali, del governo regionale e nazionale, del sistema della ricerca, della rappresentanza sindacale e delle imprese per mettere in campo una strategia complessi-va per uno sviluppo innovativo dell’agricoltura salentina e dell’intero territorio, partendo da un piano straordinario per la trasformazione irrigua del Salento, precondizione a qualsiasi reale e duraturo pro-cesso di sviluppo del territorio”.

Il presidente Emiliano e l’assessore Di Gioia, condividendo questo prioritario obiettivo strategico, hanno annunciato lo stanziamento, nei prossimi giorni, d’importanti risorse finanziarie a favore del com-parto agricolo danneggiato dalla Xylella fastidiosa. Il Governo regionale ha anche condiviso le richieste avanzate da Agrinsieme.
In sintesi:

– dichiarare permanentemente lo stato di calamità naturale con conseguenti sgravi fiscali e previ-denziali, nonché moratoria dei mutui bancari in essere per tutti i soggetti della filiera;
– accelerare la eradicazione delle piante infette nella zona di contenimento;
– semplificare la procedura di espianto degli alberi nella zona infetta evitando che vengano adde-bitati ulteriori costi per certificare a mezzo analisi PCR la presenza del batterio;
– riconoscere indennizzi congrui e immediati a risarcimento delle perdite subite dai proprietari del-le piante estirpate;
– impegnare il Ministero dell’Agricoltura a presentare, entro il 30 aprile, il programma di lotta fito-sanitaria alla Commissione Europea;
– stanziare opportune risorse agli agricoltori per implementare le buone pratiche colturali;
– proseguire a oltranza il monitoraggio fitosanitario nella zona di contenimento, nella zona cusci-netto e anche oltre la zona cuscinetto;
– attuare un piano straordinario, di concerto con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni dei produttori, per una corretta campagna informativa e divulgativa;
– revocare il divieto di reimpianto dell’olivo nella zona infetta e di contenimento, con cultivar che risultino più tolleranti al batterio;
– sostenere il ripristino del potenziale olivicolo attraverso fondi regionali del PSR 2014-2020, per i quali a oggi non è prevista l’eleggibilità;
– salvaguardare gli olivi monumentali con specifiche azioni di sostegno per monitorarne l’eventua-le patogenicità, prevedendo specifici interventi;
– concedere ulteriore gasolio agevolato per attuare il piano di contenimento;
– riaprire i termini della sanatoria dei pozzi di emungimento delle acque sotterranee, predisponen-do contestualmente un piano di riordino e utilizzo sostenibile delle acque sotterranee;
– eliminare la vite dall’elenco delle piante specificate per la liberalizzazione della commercializza-zione delle barbatelle senza il vincolo della termoterapia;
– attuazione d’un piano straordinario di sostegno per realizzare piattaforme che utilizzino la bio massa a fini energetici, e contemporanea movimentazione del legname.