Saverio Violante, classe 1940, è un geometra in pensione con la passione della pittura: nelle sue opere rappresenta i “luoghi del cuore”, ossia vedute di Bari vecchia, tra cui l’arco della Dogana, largo San Sabino, la Colonna infame, oppure scenari come il lungomare e il teatro Margherita.
“Sin da piccolo amo la pittura paesaggistica – ha detto Violante -. Nella mia vita ho visitato i centri storici di molte città italiane e negli occhi ho ancora il ricordo delle suggestive ‘finestre’ che ho poi immortalato nelle mie pitture. Dopo tanto peregrinare, però, ho concluso che la mia città natale è forse l’unica in grado di suscitare in me emozioni forti e particolarmente intense”.
“L’amministrazione è impegnata a valorizzare talenti come quello di Saverio Violante, molto apprezzato nel corso della mostra organizzata al Museo civico a novembre – ha aggiunto il presidente della commissione consiliare Cultura Giuseppe Cascella, intervenuto all’incontro -. Allora in molti poterono ammirare per una settimana tutta la produzione delle sue opere che, tra l’altro, non ha mai voluto vendere”.
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