Secondo lo schema d’intesa, la Marina militare cederà al Comune l’intero piano terra del faro affinché possa essere riqualificato per accogliere i Musei della radio e dei fari.
“Con il protocollo che sigleremo nei prossimi giorni – commenta Giuseppe Galasso – potremo avviare i lavori relativi al progetto di valorizzazione del faro, che ospiterà attività di esposizione e animazione culturale dedicate principalmente alla storia della radio e dei fari. Questo è uno dei tre grandi progetti di trasformazione dell’area di San Cataldo, accanto a quello del parco del faro, che interesserà anche la spiaggetta contigua, e alla riqualificazione di un tratto del lungomare compreso tra le due intersezioni con via Tripoli, attraverso interventi di greening e la realizzazione di una scalinata che connetterà direttamente il lungomare con l’area del faro. Entro il mese di settembre contiamo di poter cantierizzare i lavori, che si concluderanno nell’arco di nove, dieci mesi”.
Come noto, l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, è inserito nel progetto “CoHeN – Coastal Heritage Network” e finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione italo-greca per individuare una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero inteso come patrimonio di manufatti storici e contemporanei e correlati ambienti naturali, nonché delle attività economiche e culturali ad esso connesse.
Il progetto prevede di destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e a “Museo della radio”, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo.
I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati.
Nello specifico, i lavori di valorizzazione consentiranno l’apertura sia di un Museo della radio, che racconterà la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché la figura di Guglielmo Marconi, sia di un Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia, in cui saranno esposti invece materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.
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