Bari, “La musica in cui viviamo”: presentato il libro realizzato da Time Zones, Bosch e studenti dell’area metropolitana

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Testo presentato la scorsa mattina

presentazione 'la musica in cui viviamo'BARI – Come è cambiato tra i giovani il modo di percepire la musica: è questo il senso del progetto editoriale “La musica in cui viviamo”, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo di Città, dal direttore artistico di Time Zones Gianluigi Trevisi alla presenza dell’assessora alle Politiche Educative Paola Romano e del consigliere metropolitano delegato alla Programmazione della rete scolastica del territorio metropolitano Vito Lacoppola.

Nato dalla collaborazione tra il festival di musica contemporanea Time Zones e “Bosch tecnologie per la vita”, il libro fa una ricognizione nel mondo della scuola per cercare di capire quale rapporto vi sia tra le nuove generazioni e la musica, a fronte di un’analisi che ha rilevato nel nostro paese un progressivo svuotamento dei valori formativi dell’arte musicale. A tal proposito, sono stati intercettati oltre mille studenti dell’area metropolitana di Bari, appartenenti a scuole di diverso grado e indirizzo di studio.

Il testo sarà disponibile gratuitamente a partire dal 1 giugno, anche in formato elettronico scaricabile dal sito www.timezones.it .

Il testo – ha spiegato Gianluigi Trevisi – raccoglie le riflessioni sulla musica di un campione molto rappresentativo di soggetti. Lo definirei, più che un’indagine sulla consapevolezza della musica tra i giovani, un catalogo di emozioni, sensazioni e passioni: abbiamo voluto scegliere i saggi, oserei dire, più ‘naif’, comunque tutti carichi di spontaneità. Uno di questi, che esordisce con la frase ‘mi tranquillizza sapere che nella tasca posteriore dei miei jeans ci sono sempre un paio di cuffiette che non aspettano altro che essere utilizzate…per mettere il mondo in pausa, ed essere teletrasportata in un luogo sicuro’. È la sintesi perfetta di quello che intendiamo ottenere con questa pubblicazione: dare dignità a questi ragazzi che si sono impegnati a scrivere riflessioni davvero profonde e che quindi meritano la nostra attenzione e il nostro rispetto. Anche perché ci siamo resi conto che investiamo troppo poco su di loro, in un sistema educativo che relega troppo spesso la musica in un ruolo secondario, quasi da intrattenimento. E un paese che rinnega le arti rinnega se stesso. Ricordo infine che il libro verrà esposto al salone del Libro di Torino, una vetrina importante del settore”.

L’amministrazione – ha osservato l’assessore Paola Romano – valuta molto positivamente il progetto editoriale di Time Zones, condividendone appieno le finalità: nel recente passato abbiamo vissuto diversi totalitarismi, che sono conseguenza della mancanza di creatività, cioè l’esatto opposto di quanto rappresentato dal mondo musicale. Il libro è stato scritto proprio per chiedere a ciascun ragazzo una riflessione su se stesso, sul proprio essere, sulla propria creatività, sul sentimento che è in grado di esprimere: questa è una chiave di protezione della democrazia di un paese. Time Zones è riuscito a catturare l’evoluzione della musica nel nostro territorio, che ha dato i natali a diversi artisti di livello eccezionale, come Nino Rota, e che a nostro avviso è capace di esprimerne ancora tanti altri”.

Come consigliere metropolitano – ha detto Vito Lacoppola – propongo a Time Zones di estendere il progetto alle scuole secondarie superiori, chiedendo loro di spiegare cosa è per loro la musica, utilizzando la musica stessa. Leggendo il libro, mi ha particolarmente colpito la spontaneità espressa dai giovani nelle loro risposte, date con il cuore”.

Questi gli istituti scolastici coinvolti nel progetto:

* Liceo linguistico Marco Polo Bari
* Università degli Studi Bari facoltà Lelia Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture
* C. Mazzini/Modugno, Bari,
* C. Japigia Bari
* C.G Garibaldi Bari
* I° Circolo Conversano
* Tecnico Economico V. Lenoci Bari
* I.S. Euclide Bari.