“Indennizzi Xylella, a rischio annualità 2016 ma registriamo volontà di risolvere il problema”
BARI – Xylella Fastidiosa: centinaia di Pec sono state inviate nelle scorse ore da altrettanti imprenditori agricoli alla ministra Teresa Bellanova per il trasferimento di risorse dal Piano di rigenerazione sulla Misura 4.1.C. È quanto rende noto Confagricoltura Puglia che in questi giorni sta promuovendo l’iniziativa.
“Più volte, e anche di recente, abbiamo sollecitato sul tema la Regione con l’obiettivo di alleviare lo smisurato peso economico dato dalla Xylella sulle imprese agricole. La situazione, aggravata anche dall’emergenza coronavirus è delicatissima” precisano Luca Lazzàro, presidente Confagricoltura Puglia, e Pantaleo Greco, presidente della Federazione olivicola di Confagricoltura. “Chiediamo – dicono – di destinare parte delle risorse del Piano al rafforzamento della dotazione finanziaria alla misura 4.1.C. del PSR Puglia per consentire un completo scorrimento della graduatoria già disponibile“.
La misura 4.1.C (giusta DAG 8 marzo 2019 n. 37) è una misura destinata al Sostegno per investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella.
Nello specifico, sono state presentate 777 domande ammissibili con un fabbisogno finanziario di 105.447.400 euro mentre le risorse finanziarie disponibili per l’Avviso sono pari a 32.000.000 euro; delle 777 domande presentate sono state ammesse solo le prime 270.
“La Misura – rilevano Luca Lazzàro e Pantaleo Greco – è, per fortuna, priva di qualsiasi problematica giuridico-amministrativa; presenta domande già cantierabili; consentirebbe una rapida iniezione di liquidità per aziende ormai al collasso da anni che hanno già iniziato, ‘quasi eroicamente’, a investire per cercare di ricostruire un comprensorio devastato“.
Durante la riunione di venerdì scorso sul Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia convocato dalla Regione è emersa un’altra criticità: a oggi, l’annualità 2016 non può essere presa in considerazione per gli indennizzi. I regolamenti comunitari prevedono che le istanze possono essere pagate entro tre anni dalla presentazione della domanda. “La questione – concludono il presidente di Confagricoltura Puglia e il presidente della Federazione olivicola di Confagricoltura – ci impensierisce, tuttavia abbiamo registrato la volontà da parte della Regione di superare il problema e recuperare anche l’annualità 2016“.
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