Non solo i video brutali con pestaggi fanno grandi numeri “Bocche chiuse perché furiosi” fa il giro d’Italia
Tre giorni dopo (giovedì) i 15 ragazzi della 2°A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce l’hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook e, oltre a comportare un aumento di altri 3.000 like alla pagina (oggi ne conta oltre 21.000), il video è iniziato ad entrare in una insperata ed inimmaginabile spirale di condivisioni e visualizzazioni.
Oggi il video conta 1.276.673 persone raggiunte – 491.254 visualizzazioni – 13.076 condivisioni.
Pertanto, non solo i video brutali, con pestaggi, spintoni, insulti e soprusi tra ragazze e ragazzi, sanno fare grandi numeri, anche un breve filmato di poco più di un minuto, con un messaggio chiaro di protesta contro ogni forma di bullismo, girato a scuola con un semplice telefonino è in grado di attirare la grande attenzione dei giovani e non solo. I vari commenti ne sono la conferma.
«Questo per noi – dichiarano i ragazzi – è un segnale molto positivo e ci incoraggia ad andare sempre più avanti nel contagiare in Italia quante più scuole possibile, con operazioni come le “classi debullizzate”, i “bulliziotti” e “calciamo il bullismo”.»
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