si apre giovedì 26 giugno, nel Chiostro Interno del Palazzo Comunale (Piazza Cesare Battisti 7), alle ore 17 con l’inaugurazione delle mostre “I volti dell’accoglienza”, “Di-segni di passaggio” e “Mascherizio Trifonico”.
Il progetto fotografico itinerante “I volti dell’accoglienza” nasce dall’idea del fotografo Matteo della Torre di ritrarre con dei primi piani gli ospiti stranieri facenti parte del Sistema di Accoglienza e Integrazione (S.A.I) pugliese e di coloro che operano al loro fianco per garantirgli l’assistenza, l’orientamento e il supporto necessari. L’incontro tra la sensibile lente del fotografo, nel suo lavoro e passione, e l’impegno di Comunità Oasi2 si concretizza nell’esposizione che vede alcuni dei volti degli accolti e degli operatori sociali del progetto SAI.
“Di-segni di passaggio” è un progetto che nasce dalla volontà di documentare i momenti quotidiani in cui si costruisce la relazione con gli accolti e le accolte del progetto SAI, un’occasione per mostrare attraverso scritte, colori e disegni, il passaggio di persone diverse tra loro per sogni, aspirazioni e provenienza.
Le maschere esposte nella mostra “Mascherizio Trifonico” sono una produzione artistica originale della Compagnia del Trifone, frutto di un workshop a cura di Fabrizio Riccardi e Peppe Losapio, svolto presso il Bar Antico Commercio e il Liceo Artistico “Stupor Mundi”. Le maschere sono realizzate con materiali semplici — cartone, cementite e colori acrilici — e diventano strumenti narrativi in una storia che intreccia mito, territorio e creatività collettiva, dal nome “Basilischi e Trifoni”.
Giovedì si prosegue, alle ore 19, con la performance esito del laboratorio “Sotto lo stesso canto”: un progetto laboratoriale che attraverso l’esperienza della musica e, nello specifico, della coralità, mira a consentire ai partecipanti di rinnovare l’intima connessione con i propri Paesi di origine, creare o consolidare relazioni positive con chi condivide il laboratorio, favorendo processi di integrazione e consentendo, dunque, ai beneficiari del progetto SAI di portare attraverso la musica la propria identità all’esterno, di manifestarsi, rendersi visibili e farsi conoscere dalla popolazione locale.
Alle ore 19:30 sarà il momento dei saluti istituzionali che vedranno gli interventi del Sindaco di Corato Corrado De Benedittis, dell’Assessore alle Politiche educative e culturali Beniamino Marcone e dell’Assessore ai Servizi alla persona e Innovazione sociale – Inclusione sociale e contrasto alle povertà. – Accoglienza e integrazione. – Pari opportunità Felice Addario.
In serata, ore 20, è in programma “Racconto personale” prodotto dalla Compagnia Bottega degli Apocrifi: un monologo teatrale con la riscrittura per il teatro di Stefania Marrone e la regia di Cosimo Severo tratto da un racconto di Mamadou Diakité che lo interpreta in scena.
Che ha come protagonista Mamadou, un giovane cittadino della Costa d’Avorio che si mette in viaggio “senza valido motivo”: non c’è una guerra nel suo Paese, non è perseguitato, ha addirittura da mangiare tutti i giorni, tre volte al giorno. Quella di Mamadou è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno.
Il progetto s’ispira a quello della Human Library nata in Danimarca, nella ferma convinzione che raccontarsi sia il modo migliore per avvicinarsi, e che ogni storia di coraggio ha diritto di essere raccontata e diventare parte della memoria collettiva. Allo spettacolo seguirà il dibattito, un’occasione per entrare in contatto con la Compagnia e indagare temi quali la migrazione e l’accoglienza.
in piazza Caduti di Via Fani appuntamento alle ore 19 con la performance finale del laboratorio “Ogni cosa è ritmo” a cura di Spiff Onyuku; attraverso metodologie di tipo laboratoriale e ludico pensate ad hoc si è lavorato sulla ri-scoperta, da parte dei soggetti partecipanti, della “musicalità” della vita intorno a sé. Un viaggio che, partendo dalla percezione dei rumori dell’ambiente e dai suoni emessi con il proprio corpo, conduce partecipanti del laboratorio e spettatori della performace finale in un viaggio nell’armonia del ritmo prodotto insieme, attraverso strumenti percussivi.
Alle ore 20 si avvia la conclusione della due giorni di festa con un momento di grande convivialità e scambio, sarà quindi la volta della Cena Arcobaleno accompagnata dal Live Canti e suoni del Sud Italia e del Mediterranedel a cura del trio Abbàsce, durante la serata è prevista inoltre l’esibizione dei Top Kiddos mentre il gran finale è affidato al ritmo del Dj set curato da Vale De Luna.
TUKO PAMOJA, Sguardi, assaggi e melodie dal mondo in particolare favorisce l’inclusione e promuove una cultura d’integrazione anche attraverso laboratori e iniziative di comunità come ad esempio il Laboratorio di creazione di maschere “Volti in festa: creare identità condivise” a cura di Freddy Domenico Balducci e Franco Rosito che si è svolto dal 29 maggio al 19 giugno per 4 appuntamenti nel centro anziani Ermes di Corato e in cui sono state realizzate alcune delle maschere che abbelliranno le tavolate della cena Arcobaleno. Dal 4 al 23 giugno si è svolto anche il Laboratorio di percussioni “Ogni cosa è ritmo” a cura di Spiff Onyuku negli spazi di Torre Palomba.
È in programma poi il Laboratorio di cucina etnica “Il mondo a tavola”, dalle ore 16.00 alle 20.00 i pomeriggi del 16 e 17 luglio, in collaborazione con il Centro Aperto Diamoci una Mano.
TUKO PAMOJA è un’iniziativa di Comune di Corato, realizzata da Comunità Oasi2 San Francesco e Pro Loco “Quadratum” con il supporto di Associazione Culturale If in Apulia, Associazione di Volontariato Centro Aperto Diamoci una mano e Cooperativa Sociale Eos.
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