“Inquinamento Taranto non si risolve con riduzione CO2”
“Ilva è un’azienda fatiscente, la cui attività mette a rischio l’incolumità di tutti – prosegue Labriola –. I parchi primari scoperti continuano a disperdere polveri ovunque, avvelenando migliaia di ettari di terreno agricolo e inquinando le falde acquifere. Per di più la tecnologia utilizzata dall’acciaieria è quanto di più antico e meno ambientalmente compatibile possa esistere. Taranto e i suoi abitanti sono stanchi di una propaganda di Stato che ha dispensato sempre e solo bugie, ed esigono chiarezza e rispetto. Si introducano da subito rilievi trimestrali sulla qualità dell’aria, in modo da rendere il monitoraggio più attendibile. Una rilevazione annuale appiattisce infatti il risultato finale, falsandolo, senza appurare i picchi di inquinamento e i relativi danni”.
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