“Altro che carrozzone, la soluzione esiste già: Emiliano non ascolta”
La Giunta regionale della Puglia ha infatti varato la riforma per la gestione dei rifiuti che prevede un unico ATO e competenze di Comuni e province pressoché annullate. Il DDL, oltre a far coincidere l’ambito territoriale ottimale con l’intero territorio regionale, istituisce l’Agenzia Regionale, affidandole il compito di attuare il piano regionale dei rifiuti, e sostituisce gli Ambiti di Raccolta Ottimale con le Aree omogenee, al fine di ottenere economie di scala per l’erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto. “Tale riforma resta vuota e senza nessuna carica innovativa, se non sarà integrata con le misure dell’economia circolare che puntano a migliorare ‘a monte’ la gestione dei rifiuti. La nostra Proposta di Legge invece prevede misure volte a contenere e ridurre la produzione del rifiuto gestendolo nel luogo stesso in cui si produce. Le discariche sature e incapaci di gestire i flussi e i camion che in questi giorni stanno portando i rifiuti pugliesi in altre regioni, sono la dimostrazione che la migliore strategia è insegnare e incentivare i cittadini a non produrre i rifiuti intesi come tale, ma a gestirli sulla base del principio di prossimità, come avviene ad esempio con il compostaggio domestico e di comunità”.
I cinquestelle fanno anche sapere di aver richiesto di coinvolgere più enti ed associazioni in una riforma chiave per la Regione: “Abbiamo chiesto di integrare l’elenco degli enti e delle associazioni convocate in audizione – dichiarano i consiglieri 5 stelle Trevisi e Laricchia – nella seduta di Commissione del 19 luglio prossimo, in occasione della discussione sul disegno di leggesui rifiuti, tra queste abbiamo segnalato l’ISDE, l’Associazione Medici per l’Ambiente, i comitati Rifiuti Zero, Beni Comuni ed altre associazioni e comitati locali che si sono battuti per la sicurezza dei propri concittadini e dell’ambiente minacciati da discariche e inceneritori. Invitiamo, pertanto, altre associazioni che volessero essere ascoltate in commissione di contattarci oppure di inoltrare richiesta formale al Segretario Generale del consiglio regionale.”
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