Presa in carico del “Giovanni Paolo II” dell’intera Oncologia regionale

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Ruscitti: “L’istituto tumoriconsolida il suo ruolo di Centro di riferimento per le patologie oncologiche”

oncologiaBARI – Nuovo biglietto da visita per l’Istituto tumori.
«Le oncologie della Puglia dovranno guardareal “Giovanni Paolo II”come ad un punto di riferimento, centro di elaborazione delle linee guida, sede di innovazione e ricerca e persino promotore dei principali screening oncologici».

Dopo una mattinatadi faccia a faccia con la Direzione strategica, in giro tra laboratori, reparti e sale operatorie, il nuovo Commissario straordinario dell’Ares (Agenzia pugliese sanitaria)Giancarlo Ruscitti, ha tessuto l’elogio dell’IRCCS “Giovanni Paolo II”. «La struttura è molto bella e indipendentemente dalle dimensioni, può diventare il centro di elaborazione dell’intelligenza sulla rete oncologica della nostra regione. Affideremo all’ospedale di via Orazio Flaccoanche il tassello della prevenzione, in aggiunta a quello consolidato della ricerca».Parole che rendono ancor più luminoso il faro di traguardi clinici acceso nell’ultimo anno.

«La volontà del Presidente della Giuntaè che il “Giovanni Paolo II” diventi l’hub oncologico della Regione,–parole quelle di Ruscitti che, lunedì 17 ottobre, nell’auditorium dell’oncologico, sono risuonate come una conferma del verdetto già anticipato in altre occasioni dal Governatore Michele Emiliano, con qualche ulteriore dettaglio- Questo significa che noi, dall’Ares, non avremo remore ad investire sia dal punto di vista tecnologico che delle risorse umane; mentre voi dovrete impegnarci perdiventare punto di riferimento per tutte le oncologie della Puglia. Questo è un ulteriore riconoscimento che la regione vi attribuisce. Del resto, sia per quanto riguarda la produzione scientifica che per la parte terapeutica, avere più occhi e orecchie sul territorio dovrebbe aiutare a superare qualche impasse che si è presentata in passato».

Le costanti del “Giovanni Paolo II”, fiore all’occhiello del capoluogo pugliese,restano la sperimentazione in laboratorio per debellare il “big killer” in maniera sempre meno invasiva, e la lungimiranza di indirizzare la ricerca al miglioramento delle condizioni di vita degli assistiti.
«Sarà un onore per noi coordinare le professionalità e le istituzioni coinvolte ai diversi livelli dell’assistenza oncologica, con finalità di integrazione e miglioramento della qualità– ha commentato lusingato il Direttore generalepronto a siglare personalmente una nuova pagina di buona sanità- L’obiettivo principale di questo hub è sicuramente quello di favorire l’accesso all’assistenza appropriata con garanzia di presa in carico del paziente, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici adeguati e tempestivi. Con l’Ares avremo rapporti sempre più intensi al fine di far raggiungere alla struttura la massima stabilità», ha chiosato Delvino a margine della visita istituzionale.