Porta d’Oriente / ResExtensa propone tre spettacoli di danza a Bari

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Il 3 ottobre al Teatro Abeliano Porta d’Oriente / ResExtensa  presenta “Tavolo 19”, “The Old Man” e”Akmé”: tre spettacoli di danza contemporanea che mescolano diversi linguaggi performativi

BARI-  Un nuovo appuntamento imperdibile per la scena della danza a Bari: il Centro Nazionale di Produzione della Danza Porta d’Oriente/ResExtensa, sotto la direzione artistica della coreografa Elisa Barucchieri, inaugura la stagione autunnale il 3 ottobre al Teatro Abeliano, ore 21, con tre spettacoli di danza contemporanea che mescolano diversi linguaggi performativi.

Una serata di danza d’avanguardia, che porterà il pubblico in un viaggio tra corpo, emozione e memoria. In programma la prima regionale di tre opere premiate a livello nazionale e internazionale: “The Old Man” del Collettivo Nanouk con Linda Pasquini, Marianna Basso e Daniel Tosseghini.

Questo lavoro in particolare ha già conquistato riconoscimenti importanti come il Premio della Critica DirectionUnder30, il Premio Ermo Colle, e il Premio Voci dell’Anima. “Tavolo 19”, un’intensa esplorazione dei ricordi, ideata dalla performer milanese Lunella Cherchi, con musiche originali di Alessio Sanna, Premio Bötti du Shcöggiu, selezione Premio Theodor Rawyler. “Akmé”, una produzione della compagnia emergente italo-spagnola La Casa Oscura, diretta da Sabino Barbieri e Nuria Argilés, vincitrice di premi come il Soho Play House Award di New York e il Thessaloniki Fringe 2024, e candidata come miglior performance internazionale al Praga Fringe Festival.

Gli spettacoli in dettaglio proposti da Porta d’Oriente / ResExtensa :

Tavolo 19

Si apre con un video d’archivio autobiografico. Una donna, simile a una marionetta dei presepi napoletani, si confronta con i ricordi della propria vita, evocando i contrasti di Napoli. Tra immagini e sensazioni che scorrono inarrestabili, la protagonista implode sotto il peso del passato, cercando la salvezza in una regressione all’infanzia. Una riflessione poetica quindi su ciò che accade poco prima della morte, ispirata alla credenza che l’intera vita passi in un istante, come un masso in discesa. Una produzione dell’associazione Bötti du Shcöggiu, diretta da Susanna Mannelli, che sperimenta nuove forme di pedagogia teatrale attraverso il dialogo con il territorio e le sue tradizioni.

Premi:

– Premio Bötti du Shcöggiu per la nuova produzione teatrale

– Selezione speciale Premio Theodor Rawyler

The Old Man

Tre interpreti incarnano un unico racconto: quello di un uomo prigioniero dei suoi ricordi. Infatti il vecchio si trova in balia del suo passato, incapace di lasciarlo andare, intrappolato in un limbo tra presente e passato. Un processo creativo dunque basato sull’azione e reazione. In esso  i tre corpi diventano un’unica entità narrativa, esplorando il tema dell’incompiutezza e del tormento interiore. In conclusione un lavoro potente e commovente che affronta con delicatezza il rapporto con il tempo e la memoria.

Premi:

– Premio della Critica DirectionUnder30

– Premio Ermo Colle

– Premio Voci dell’Anima

Akmé

Due danzatori si confrontano con la sensazione di essere vicini al limite. La coreografia, aperta all’interpretazione dello spettatore, esplora le relazioni sia con gli altri che con sé stessi. Attraverso movimenti intensi e coinvolgenti, si interroga sul significato dei limiti fisici, mentali e sociali, chiedendo: *Cosa proviamo quando ci avviciniamo a un confine che non possiamo superare?*. Un viaggio emozionale che tocca pure temi universali come l’orgasmo, la morte e l’autosuperamento.

Premi:

– Soho Play House Award – New York

– Thessaloniki Fringe 2024

– Candidatura miglior performance internazionale – Praga Fringe Festival