L’iniziativa, anteprima della rassegna Ignoti alla Città 2025, è un omaggio alla regista Cecilia Mangini (Mola di Bari, 1927 – Roma, 2021), figura fondamentale nella storia del documentario italiano. Prima donna a realizzare documentari in Italia nel secondo dopoguerra, Cecilia Mangini ha dedicato la sua carriera a raccontare con profondità, passione e rigore la realtà sociale del Paese, dando voce ai margini e restituendo centralità a donne, lavoratori, giovani delle periferie, anziani, contadini, migranti. Ha collaborato con Pier Paolo Pasolini, Lino Del Fra e altri protagonisti della cultura del Novecento, portando avanti un’idea di cinema come strumento di impegno civile, memoria attiva e trasformazione collettiva.
Il cuore dell’evento sarà un incontro pubblico a più voci, pensato per avvicinare la comunità all’opera e all’eredità della regista molese non solo come figura storica, ma come esempio vivente di impegno, libertà di pensiero e innovazione espressiva.
L’obiettivo è quello di promuovere una riflessione collettiva sul significato del suo lavoro oggi, e su come lo sguardo di Cecilia continui a parlare al presente, ma anche creare un’occasione per attraversare il suo archivio non come semplice deposito del passato, ma come strumento attivo di confronto, produzione culturale e cittadinanza critica.
Michela Zegna, curatrice del Fondo Cecilia Mangini e Lino Del Fra presso la Cineteca di Bologna, responsabile della valorizzazione e digitalizzazione di importanti archivi storici italiani, tra cui quelli dedicati a Charlie Chaplin, Alessandro Blasetti, Giuditta Rissone e Vittorio De Sica. Zegna presenterà documenti e materiali audiovisivi provenienti dall’archivio Mangini, illustrandone la portata storica, politica e artistica.
Lorenzo Pallini, videomaker, fotografo e regista. Cofondatore dell’associazione Marmorata169, ha curato rassegne e progetti dedicati alla trasformazione urbana, alla memoria e al linguaggio audiovisivo. Autore del documentario Franco Fortini – Memorie per dopodomani, Pallini rifletterà sul senso di “archivio vivente” e sulla responsabilità del raccontare oggi.
Modera l’incontro, Gianluca Sciannameo, giornalista e producer, da oltre vent’anni si dedica allo studio e alla promozione del patrimonio documentaristico italiano, sul quale ha pubblicato le monografie “Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini” e “Nelle indie di quaggiù. Ernesto De Martino e il cinema etnografico”
A cornice dell’incontro, sarà visitabile dal 9 all’11 maggio, sempre presso il Palazzo Roberti, la mostra “Essere Donne. Il canto di Cecilia” disegnata da Roberta Cagnetta e curata da Camera a Sud: un percorso espositivo composto da dodici manifesti originali che reinterpretano in chiave grafica i temi cari a Cecilia Mangini – l’emancipazione femminile, il diritto allo sguardo, la forza dell’impegno civile – restituendo attraverso il linguaggio visivo la potenza narrativa e politica del suo cinema.
Ingresso libero
Per info
t. 345.2699139 info@cooperativacameraasud.it
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