Mogol-Battisti raccontati in canzoni a Vieste da Cristian Levataci e l’Ensemble “Suoni del Sud”

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cristian levantaci in pensieri e parole di mogol

VIESTE (FG) – Vieste omaggia Mogol in occasione del suo 85simo compleanno con uno spettacolo che propone le più belle canzoni che il grande autore ha scritto per Lucio Battisti.
Martedì 17 agosto, a partire dalle 21, nel suggestivo Anfiteatro Carlo Nobile andrà in scena la musica che ha unito intere generazioni.

La serata è intitolata “Pensieri e Parole di Mogol” ed è organizzata dall’Associazione culturale musicale “Gargano Music” di Vieste, presieduta da Sandra Cardone, con la direzione artistica di Andrea Vescera, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vieste diretto da Graziamaria Starace.

Lo spettacolo racconta la storia di due amici, Giulio Rapetti (vero nome di Mogol) e l’indimenticato interprete di “Acqua azzurra, acqua chiara” e tanti altri celebri brani entrati nella storia della canzone italiana, e di un sodalizio artistico che non ha eguali nel panorama musicale. Le canzoni di Mogol-Battisti fanno da cornice ad un racconto composto di emozioni e di aneddoti a volte a tinte fosche e a volte cangianti, in linea con i periodi esistenziali dell’artista reatino.

In epoca di cover, dove la gara è a chi imita meglio gli originali – spiegano gli organizzatori – ‘Pensieri e Parole di Mogol’ è un altro modo di raccontare Lucio Battisti. Un modo nuovo e, se vogliamo, più rispettoso di percepire il messaggio dell’artista. Un punto di vista diverso che restituisce al pubblico l’emozione di una musica senza tempo“.

Lo spettacolo ideato e interpretato da Cristian Levantaci, calato nei panni di Mogol, non è una sfida facile ma, aggiungendo alla pura esibizione canora il racconto del rapporto personale tra i Lennon e McCartney nostrani, il cantattore riuscirà a far cantare il pubblico e al tempo stesso a farlo sbirciare dietro le quinte di una collaborazione che, nella musica leggera italiana, ad oggi non è stata ancora replicata.

I brani saranno eseguiti dall’Ensemble “Suoni del Sud” di Gianni Cuciniello: al pianoforte Giuseppe Fabrizio, al basso Mario Longo che ha curato anche gli arrangiamenti e le composizioni inedite, alla chitarra Luigi Pagliara, alla batteria Leonardo Marcantonio, ai violini Marcello De Francesco e Mario Ieffa, alla viola Annalisa Sampietro e al violoncello Michela Celozzi.

L’evento è ad ingresso libero e regolato secondo le attuali normative anti Covid-19.