Lotta agli incendi boschivi estivi in Puglia per il 2018. Obblighi e divieti nell’ordinanza del Comune di Bitonto

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Anticipato al 1° giugno l’inizio del periodo di grave pericolosità

BITONTO – Nel territorio di Bitonto, anticipando il termine fissato dalla Regione Puglia con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 266/2018, scatterà il 1° giugno 2018 il periodo di grave rischio per gli incendi estivi in aree boscate, cespugliate, arborate o a pascolo.

Con l’ordinanza sindacale n. 254/2018, predisposta dal competente ufficio della Polizia locale guidato dal ten. Michele Perrulli, il Comune di Bitonto richiama e integra gli obblighi e i divieti fissati dalla normativa regionale e nazionale in materia “al fine di scongiurare rischi di incendio per cause accidentali dai quali possano derivare pregiudizio a cose e/o persone”.

L’ordinanza impone ai “proprietari, conduttori e/o gestori a qualsiasi titolo di fondi rustici, di aree incolte, abbandonate o comunque presentanti fattori di rischio di incendio” l’obbligo di eseguire in tempo utile (entro il 1° giugno) le necessarie opere di difesa passiva per l’eliminazione del rischio incendi, provvedendo ad arare, diserbare e pulire le zone di terreno confinanti con aree boscate nonché vicine ad abitazioni, ferrovie, strade ed autostrade, creando altresì “idonee fasce di protezione”.

L’obbligo sarà in vigore sino al 15 settembre 2018, giorno fissato dalla Regione Puglia quale termine del periodo dichiarato a grave rischio incendi, che, in caso di necessità, potrà essere prorogato sino al 30 settembre 2018.
In caso di inosservanza dell’ordinanza, per i trasgressori è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa compresa tra 125 e 1.200 euro, fatte salve le ulteriori disposizioni di legge in materia.

Nell’ordinanza il Sindaco, inoltre, invita i cittadini a contattare tempestivamente, in caso di avvistamento di incendio, il Comando Stazione Carabinieri Forestale di Bari (telefono: 080.5583518), i Vigili del Fuoco (telefono: 115), il Comando di Polizia Locale (telefono: 080.3751014) o il Comando Stazione Carabinieri (080.3751010).

Le specifiche prescrizioni comunali integrano, come detto, il quadro degli obblighi e dei divieti fissati dalla Regione Puglia, che puntano soprattutto alla prevenzione del rischio incendi.

In base alle disposizioni regionali, nel periodo in cui è stato decretato lo stato di grave pericolosità, in tutte le aree a rischio di incendio boschivo e/o immediatamente ad esse adiacenti, sarà tassativamente vietato:

• accendere fuochi di ogni genere;
• far brillare mine o usare esplosivi;
• usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;
• usare motori (ad eccezione di quelli per lavori forestali autorizzati), fornelli o inceneritori che producano faville o brace;
• tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate;
• fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio;
• esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta (lanterne volanti dotate di fiamme libere), nonché altri articoli pirotecnici;
• transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate;
• transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;
• abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.

Per l’inosservanza di tali divieti è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 1.032,91 euro e 10.329,14 euro.

Il decreto regionale richiama, poi, gli obblighi relativi agli interventi di prevenzione incendi, che dovranno rispettare le disposizioni della Legge regionale n. 38/2016 e le vigenti linee guida del relativo Piano regionale, e la necessità di una collaborazione attiva nella lotta agli incendi boschivi da parte della Città Metropolitana e delle Amministrazioni comunali, che potranno avvalersi anche delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.