“Assurdo abbattere piante sane. Ue inconsapevole del danno”
“L’adozione di misure drastiche di fronte ad un patrimonio di rara bellezza è del tutto incomprensibile. Sarebbe un sacrilegio abbattere le piante sane, solo perché distanti meno di cento metri da quelle malate – prosegue Labriola –. Il Tar del Lazio, che aveva imposto la sospensione dei provvedimenti di abbattimento, potrebbe ora decidere diversamente. L’obbligo imposto agli Stati membri dalla UE, evidenzia ancora una volta la difficoltà, da parte dell’Unione, di intervenire con saggezza e lungimiranza. A Bruxelles, come in Lussemburgo, si decide invece a tavolino, spesso a discapito delle tipicità che rendono uniche e speciali le nostre terre”.
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