Bari

Inaugurata la sede nocese del BaLab

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Uno spazio di contaminazione per le idee dei giovani

NOCI (BA) – È stata una serata densa di emozioni quella che ha inaugurato ieri, 1 agosto 2019, la sede nocese del BaLab presso il laboratorio urbano del complesso San Domenico. Si tratta di una tappa fondamentale che segue un lungo periodo di interlocuzione fra Comune di Noci e l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”. Interlocuzione proficua, che ha trovato le due parti a condividere obiettivi e visioni, tanto da convergere in un accordo quadro.

Che cos’è il BaLab? È un laboratorio di contaminazione e creatività, punto di riferimento per studenti, laureati, dottorandi, start-uppers e giovani imprenditori che vogliano presentare, definire, confrontare o consolidare le proprie proposte o idee imprenditoriali relazionandosi con il mercato di riferimento, con gli strumenti finanziari e con il sistema territoriale di supporto. L’obiettivo è quello di favorire processi di integrazione ed incontro tra domanda ed offerta di innovazione e di sperimentazione, facendovi convergere giovani con competenze formate in luoghi e modalità formali ed informali ed attirando al contempo operatori locali – imprese – che normalmente sono lontani dagli ambienti universitari o non direttamente collegati ai processi di creazione dell’innovazione.

Il Sindaco Domenico Nisi, nel portare il suo saluto ai tanti presenti, ha voluto ricordare Guglielmo Minervini, cui è stato recentemente intitolato il BaLab di Bari proprio come riconoscimento di una vita dedicata a incentivare la creatività, le idee dei giovani e l’uso virtuoso degli spazi, inventore del bando “Bollenti Spiriti”, con il quale si è investito sulle intelligenze e competenze di tanti giovani pugliesi. «glia La lungimiranza di Guglielmo Minervini ha rappresentato una grande fortuna per la Pu– ha dichiarato, – ed è una fortuna per una piccola comunità come la nostra avere uno spazio come questo. In tempi drammatici come quelli che stiamo vivendo, consegnarlo ai ragazzi è un investimento importante. Presto questo spazio ospiterà anche un altro progetto, Porta Futuro, sportello teso a facilitare l’incontro di chi cerca e di chi trova lavoro, per agevolare l’orientamento e mettere in luce le proprie competenze o inclinazioni. Da tempo dico una cosa in cui credo molto: non il futuro, ma il presente appartiene ai giovani. Noi oggi vi consegniamo le chiavi di questo posto. Fate in modo che qui viva il meglio della vostra creatività, dei vostri talenti, dei vostri sogni».

«Il 1 agosto 1995, avevo quindici anni, partivo per un campo mondiale di giovani. Eravamo 32mila ragazzi in Olanda, provenienti da ogni parte del mondo, ed il titolo di quel campo era “Future is now”. Sentivo l’emozione che quelle parole volevano suscitare, ma non le capivo fino in fondo. Ora, dopo tanti anni, riesco a coglierne il senso appieno – così ha esordito il consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili Barbara Lucia, che ha seguito tutto l’iter che ha portato a riaprire questo spazio. – Oggi è la responsabilità di realizzare il futuro. Una responsabilità che va vissuta in modo radicale. Oggi consegniamo questo spazio a dei ragazzi, affinché possa diventare una casa in cui le idee trovano trovare gambe su cui camminare. Che chiunque possa sentirsi il benvenuto, senza chiudere l’accesso ad altri. Che qui si respiri il profumo dell’avvenire. Noci non ha bisogno di spazi da gestire, ma di luoghi da abitare, insieme, con fiducia, con coraggio e con responsabilità».

Il Responsabile del BaLab Gianluigi de Gennaro, condividendo l’emozione che si respirava, ha voluto introdurre quelle che sono le finalità del BaLab: «Siamo un piccolissimo strumento per creare opportunità. Mi emoziona vedere tanti ragazzi. È bello oggi parlare con quelli che saranno i diretti protagonisti delle attività che andremo a promuovere. Il BaLab è un laboratorio di contaminazione per l’imprenditorialità giovanile, dove i ragazzi portano le loro idee, si incontrano, si confrontano. Qui ci sono come portabandiera Domenico e Michele, due ragazzi di nocesi che hanno già fatto esperienza nel BaLab di Bari. Abbiamo ricevuto richieste da molti Comuni, ma spesso abbiamo paura di dare il nostro brand senza sapere come andrà a finire. Qui abbiamo fatto questo passo con serenità, perché loro ci hanno detto che qui ci sono tanti ragazzi che vogliono mettersi in gioco. Dobbiamo fare una pesca a livello territoriale, recuperare il Genius loci delle nostra terra. Ma se queste iniziative vogliono avere un senso, dobbiamo portare il mondo a Noci. A settembre porteremo a Noci un road show per presentare un bando per start up, a ottobre organizzeremo un aperitivo dell’innovazione, a novembre organizzeremo una innovation week con le imprese del territorio alle quali i ragazzi potranno presentare le loro idee, mentre a dicembre partiremo con una Call for ideas».

Sono tante insomma le iniziative già in programma e che inaugureranno un percorso virtuoso in grado di creare opportunità per i giovani e di far diventare questo spazio un punto di riferimento per tutto il territorio. Si tratta, come ha spiegato il balaber Domenico Colucci, di ricalcare il modello americano di condivisione di idee. Mettendo in relazione esigenze del territorio e progetti innovativi, è infatti possibile creare nuove imprese, in grado di competere sul mercato. «Quella del BaLab è un’esperienza che nasce da una volontà di riscatto. Il tema che vogliamo dare a questo spazio è quello dell’innovazione in agricoltura, per sfruttare la filiera e creare nuova economia. Lo stiamo già facendo. Le competenze ci sono ma dobbiamo darci da fare, perché la concorrenza è spietata».

«Dobbiamo pensare con un mindset internazionale – ha aggiunto con grande entusiasmo Michele Pinto, altro balabers, – perché abbiamo idee, competenze e capacità per posizionarci sul mercato. Contaminiamoci ed evolviamoci. Partendo di qui. Ora».

Dopo gli interventi, le emozioni hanno lasciato posto ad un clima di festa, allietato da un semplice buffet. I ragazzi presenti hanno avuto la possibilità di iniziare a comunicare tra loro, scambiare opinioni e prospettive. Un inizio che fa ben sperare.

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