Il 18 e 19 novembre a San Marco in Lamis e Apricena gli eventi e la premiazione dei vincitori
Dall’istituzione del Premio sono stati insigniti i giornalisti Aldo Forbice, Giovanna Botteri, Elisabetta Rosaspina, Michelle Santoro, Antonio Ferrari, Duilio Giammaria, Gabriella Simoni, Ferdinando Pellegrini, Tiziana Ferrario, Vittorio Dell’Uva, Lorenzo Cremonesi, Giovanni Porzio, Enzo Nucci, Giuliana Sgrena, Francesco Faranda, Pietro Raschillà, Pino Scaccia, Michele Farina, Francesca Sforza, Carmen Lasorella, Toni Capuozzo, Andrea Nicastro, Stefano Boccardi, Gabriele Torsello, Paolo Conti, Lilli Gruber, Ettore Mo, Barbara Schiavulli, Paolo Di Giannantonio, Lucia Annunziata, Carmela Giglio, Lucia Goracci, Carlo Bollino, Enzo Nucci, Marco Clementi, Enrico Bellano, Claudio Accogli, Marc Innaro, Elvira Serra, Mimmo Candito, Maria Giannitti, Alessandro Plateroti, Marcello Masi, Aldo Cazzullo, Maria Cuffaro, Alessandro Cassieri, Roberto Napoletano, Cecilia Rinaldini, Alberto Negri. Targhe di Menzione Speciale sono state tributate a Giacinto Pinto, Giorgiana Cristalli, Sergio De Nicola, Grazia Leone, Beniamino Pascale. Di alcuni giornalisti sono stati presentati i libri appena pubblicati ed è stato conferito il Premio “Testimone del tempo”.
Il Premio giornalistico Maria Grazia Cutuli “Per non dimenticare e per costruire la Pace”, è un evento di caratura nazionale per la difesa dell’informazione, come condizione di libertà e di democrazia, e per la difesa dei diritti e della dignità della persona. Fortemente voluto dalla Presidente del Centro Culturale “L. Einaudi”,Comm.Rosa Nicoletta Tomasone,il Premio, partendo dal “dovere della memoria”, si proietta nel futuro e verso quei Paesi ancora all’affannosa ricerca della libertà e della democrazia, se non addirittura del proprio diritto di esistere, e sintetizza il suo impegno nella promozione della Pace. Inserito nella programmazione di molte Scuole Superiori iIPremio “Maria Grazia Cutuli” sollecitaglistudenti a leggere, dibattere e confrontarsi, offrendo ai giovani uno stimolo per riflettere su ciò che hanno e a motivarli nel costruire e difendere i benipiù preziosi:la Libertàe la Pace.Quest’anno il Premio si celebra sull’Itinerario Culturale riconosciuto dalConsiglio d’Europa“Le Vie di Carlo V”, del quale èvice Presidente europea la Prof.Rosa Nicoletta Tomasone. Significativala scelta di legarlo ai Comuni che si trovano lungo le vie dei Santuari Garganici (Apricena, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo) per far sì che il binomio Cultura e Fede diventi volano di sviluppo, di promozione dei Territori e di Pace.
Infine, una breve annotazione biografica su Maria Grazia Cutuli, cui il Premio è intitolato. Nata aCatania nel 1962, si laurea in Filosofia con il massimo dei voti e lode all’Università di Catania. Entra subito dopo nel giornalismo, collaborando con il quotidiano La Sicilia e conducendo per l’emittente regionale Telecolor International il telegiornale della sera. Determinata, coraggiosa e tenace, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare per il mensile Marie Claire, ottenendo anche contratti dal settimanaleEpoca. Diventata giornalista professionista, inizia una collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, maturando una cospicua esperienza sulle questioni di politica estera, diventata la sua grande passione. Dopo alcuni contratti temporanei di lavoro presso il Corriere della Sera, nel 1999 viene assunta stabilmente dal prestigioso quotidiano e subito destinata alla redazione Esteri. La svolta della carriera, e della sua vita, arriva due giorni dopo l’attentato dell’11settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, quando il giornale la manda come Inviata in Afghanistan, con un temporaneo passaggio in Pakistan. Il 19 novembre 2001, mentre si trova sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, nei pressi di Sarobiad una quarantina di chilometri dalla capitale afghana, viene assassinata insieme a Julio Fuentes, inviato del quotidiano spagnolo ElMundo, e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, Harry Burton eHazizullahHaidari. Il processo, a sedici anni dal fatto, in Italia è tuttora in corso presso la Corte d’Assise di Roma. Il 9 novembre scorso la Procura, attraverso la requisitoria del pmNadia Plastina, ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere per Mamur e Zar Jan, i due afghani imputati per l’omicidio di Maria Grazia Cutuli, già condannati in Afghanistan a 16 e 18 anni e detenuti nel loro Paese d’origine. La sentenza è attesa per il 29 novembre prossimo.
Nella Chiesa Santa Chiara lo spettacolo che darà vita alle opere di Caravaggio e di…
Al Teatro Fantàsia lo spettacolo di chiusura della terza edizione della rassegna teatrale BARLETTA - Il…
BARLETTA - Non si arresta l’azione di Bar.S.A. S.p.A. a contenimento soprattutto della popolazione di…
Replica straordinaria del two men show di Marti e Vannucci BARI - Martedì 30 aprile…
Dal 9 al 12 maggio in programma, incontri, workshop, seminari sul rapporto tra paesaggio ed…
La chiusura riguarda il tratto di via Dante compreso tra via Argiro e via Andrea…
BARI - AncheCinema presenta il penultimo appuntamento della rassegna StandUp&Comici: Giuseppe Scoditti in 1e95, stand-up…
L'evento si terrà martedì prossimo nella Mediateca delle Officine Cantelmo LECCE - Martedì 30 aprile (ore…
BARI - Venerdì 3 maggio 2024 a grande richiesta arriva all’Officina degli Esordi di Bari…
L'Opinionista © 2008 - 2023 PugliaNews24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
contatti - Archivio notizie - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy - Facebook - Twitter