Grotte di Castellana, grande successo per il rispetto della verità

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il rispetto della verità

Ecco com’è andata

CASTELLANA GROTTE (BA) – Una giornata dedicata alla ricerca della verità sotto diversi punti di vista che si è conclusa in una grave delle Grotte di Castellana gremita di gente con il suggestivo spettacolo “Il Sindaco Pescatore” con Ettore Bassi. L’evento, intitolato “Il rispetto della verità”, organizzato dall’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale e fortemente voluto dal presidente del Consiglio Emanuele Caputo, ha visto la partecipazione di studenti e cittadini in un doppio confronto. Il primo, al mattino, presso la sala conferenze dell’IRCCS De Bellis con la partecipazione degli alunni dell’ITT “Luigi dell’Erba”, del presidente del Consiglio Comunale Emanuele Caputo, dell’assessore alla Pubblica Istruzione Maurizio Pace e di Dario Vassallo, fratello di Angelo detto “il Sindaco Pescatore” di Pollica (SA), nel meraviglioso Cilento, assassinato da mani ancora ignote alla giustizia. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministratore per difendere, migliorare la sua terra e le sue persone. Con quello stesso impegno oggi c’è ancora chi è alla ricerca della verità di quel gesto ignobile. Ricercare la verità e rispettarne il troppo spesso duro resoconto è uno degli scopi della nostra vita. Nel pomeriggio, nella sala delle cerimonie del Palazzo Municipale, l’incontro si è esteso alla cittadinanza con la partecipazione, oltre che di Vassallo e di Caputo, del Sindaco Francesco De Ruvo, dell’assessore alla Cultura Vanni Sansonetti, della giornalista Annamaria Minunno e di Francesco Introna, direttore dell’istituto di medicina legale dell’Università del Studi di Bari.

Nell’incontro pomeridiano sono stati affrontati argomenti duri ma reali, la ricerca della verità sotto il profilo giornalistico passando anche per vicende personali come quella di Anna Costanzo, cugina della giornalista Minunno, barbaramente uccisa dall’ex compagno nel 2009 perché non accettava di essere stato lasciato. Una verità spesso taciuta dalla voglia vendere più copie di giornale scrivendo titoli spesso falsi e non corrispondenti alla realtà. Poi Introna con i casi di Ciccio e Tore e di Cucchi. “Nel caso Cucchi – ha raccontato il medico legale – sono stato il primo a sostenere che era stato picchiato, esattamente nelle modalità confessate dai responsabili”, una verità medica che per arrivare a compimento ha visto una vicenda legale da poco conclusasi durata anni. Infine Dario Vassallo con la storia del fratello Angelo, simbolo di legalità e di buona amministrazione, assassinato in un attentato di presunta matrice camorristica. Quella sua storia è legata al comune di Pollica, un paesino di poco più di duemila anime affacciato sul litorale sud della Campania, non è arrivata ancora ad accertare una verità. Angelo, ribattezzato sindaco pescatore perché imprenditore ittico e proprietario di pescherecci fece della lotta all’illegalità e alla promozione della dieta mediterranea il faro dei suoi tre mandati amministrativi. Una vita dedicata alla tutela dell’ambiente e del porticciolo di Acciaroli, frazione di Pollica in quella lingua di terra dove le montagne sovrastano il meraviglioso litorale del sud della Campania, che la camorra non poteva così controllare. Ma non solo, fece di Pollica presidio di Slow Food e propose la candidatura della dieta mediterranea nei patrimoni orali ed immateriali dell’umanità, sfida purtroppo vinta solo dopo la sua morte, in quanto, l’approvazione dell’inserimento arrivò solo due mesi dopo il suo assassinio. Un amore per la propria terra spezzato da un gesto vile a cui ancora oggi non si è arrivati a verità, non sono ancora stati definiti né i mandanti né i carnefici.

A conclusione della giornata intensa la grave delle Grotte di Castellana ha accolto oltre duecento persone per lo spettacolo gratuito “il Sindaco Pescatore”, prodotto dalla Panart, tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo con i testi di Edoardo Erba, la regia Enrico Maria Lamanna e con Ettore Bassi. Una grande suggestione per il monologo che ha visto la partecipazione dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Castellana Grotte dell’IC “Angiulli – De Bellis” e dell’IC “Tauro – Viterbo”, i ragazzi dell’ITT Luigi dell’Erba di Castellana Grotte, del IISS “Majorana – Laterza” di Putignano, i ragazzi della Filodrammatica Ciccio Clori, dell’associazione culturale e teatrale “Grocà” e dei laboratori del gruppo teatrale “Amici Nostri”. Uno spettacolo apprezzato dal pubblico che lascia nuovamente nel ventre della terra una testimonianza viva di buona amministrazione e rispetto verso la verità, anche quella ancora non scritta.