“Questa immensa area – ricorda Emiliano – è entrata nella proprietà del Comune di Bari grazie ad un’operazione di permuta che ho condotto io stesso nel 2008, quand’ero sindaco, insieme al Governo italiano: Caserma Rossani più 13 milioni di euro, in cambio della Chiesa Russa e del Palazzo della Prefettura. Un’operazione storica che ha portato a Bari prima i presidenti Prodi e Putin e poi Napolitano e Medvedev e che ci ha consentito da un lato di ridare alla città uno spazio verde e architettonico strategico ai fini della mobilità, dell’ambiente, delle politiche sociali e culturali; dall’altro di stringere un legame unico ed esclusivo con il popolo russo che a Bari si sente a casa grazie alla restituzione della sua Chiesa al Patriarcato di Mosca”.
E poi: “Tornare qui oggi è stata un’emozione – conclude – Noi qui trasferiremo quella che sarà probabilmente la più importante biblioteca del Mezzogiorno, la più attrezzata, moderna e interconnessa. Immersa nel verde del parco urbano e ben collegata con la stazione centrale”.
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