Orgia, tragedia in versi costituita da un prologo e sei episodi, è l’unica opera allestita da Pasolini stesso nel 1968 con Laura Betti e Luigi Mezzanotte. Nel giorno di Pasqua, un uomo e una donna, marito e moglie, chiusi nella loro camera borghese, si torturano a vicenda come in un sacrificio rituale, corporale e sessuale. Il sadomasochismo è la pratica attraverso la quale il marito si procura piacere infliggendo alla moglie delle sofferenze fisiche, delle torture e delle umiliazioni. I protagonisti parlano per non agire, impotenti, sono immersi in un tripudio di suoni, d’immagini evocate, avviluppati tra pulsioni, tese all’invocazione di un rimedio all’angoscia della loro esistenza. Sarà il corpo – metafora del corpo sociale – ad essere offeso, lacerato, straziato, immolato.
In Affabulazione, la tragedia inizia con un sogno: nella sua villa in Brianza, di un industriale lombardo, che ricomincia in qualche modo a sentirsi bambino, mentre prova una oscura attrazione per il figlio. Tra padre e figlio c’è continuo scambio di ruoli, compenetrazione paradossale proprio perché nasce da una divisione, da una frattura interna ed emotiva. L’odio tra i due dovrebbe respingere, invece attrae. Ma non è tanto il figlio che vuol essere padre, quanto il padre che vuol essere figlio. Ed il motivo è semplice: l’adulto invidia e brama la giovinezza perduta, la leggerezza, la bellezza fisica del ragazzo.
Il reading è realizzato grazie al contributo del Centro per il Libro e Lettura e rientra all’interno del progetto ‘MadreLingua-NaturaMadre’ vincitore del bando ‘Ad Alta Voce 2020’ in collaborazione con i Comuni di Galatone Ortelle e Neviano.
– Ingresso Gratuito –
Info: Tracce Creative 338.4960251 – 329.7155894
traccecreativeaps@gmail.com
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