Il colpo avvenne di domenica, l’11 novembre 2018. I ladri riuscirono ad aprire con la fiamma ossidrica un’ottantina delle 310 cassette di sicurezza presenti. Non portarono del tutto a termine il colpo, perché scattò l’allarme e dovettero fuggire portando via solo una parte del bottino che non è stato mai quantificato esattamente. Due degli arrestati sono di Galatina, uno di Veglie (Lecce) e uno di Formia (Latina). In due hanno precedenti penali specifici.
Quando scattò l’allarme, i vigilantes sopraggiunti si accorsero che le porte blindate interne della banca erano state aperte, non trovarono però segni di forzatura. Durante il sopralluogo gli investigatori ritrovarono delle ricetrasmittenti, due borsoni contenenti contanti, oro e gioielli per 80mila euro e arnesi da scasso. Il ritrovamento anche di alcune sacche piene di urina fece ipotizzare che i malviventi fossero penetrati nella banca da molto tempo, forse già dal pomeriggio di venerdì, prima della chiusura.
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