Con la Fondazione si definisce il soggetto giuridico a cui affidare il compito di valorizzare il celebre fatto d’armi caratterizzante l’identità storica della città
Si avvia, così, un processo, destinato ad ampliarsi sul piano delle competenze, che punta a promuovere le opportune forme di partecipazione e alla concreta costituzione della Fondazione.
Alla prima fase, legata a esperienze e a modelli giuridici e amministrativi diffusi, hanno offerto al sindaco Pasquale Cascella la disponibilità personale a far parte del comitato: Corrado Allegretta, ex presidente del Tribunale Amministrativo Regionale pugliese; Massimo Bray, già ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, ex presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione “La notte della taranta” e attualmente direttore editoriale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana; Nicola Corvasce, dirigente del servizio legislativo della Giunta regionale pugliese; Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing di Autostrade per l’Italia; Raffaele Fiore, avvocato e già sindaco della città; Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese; Francesca Paola Napolitano, notaio; Patrizia Rutigliano, presidente della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI).
Il Comitato opererà d’intesa con l’Amministrazione comunale di Barletta per la scelta delle forme di partecipazione, la definizione della struttura, degli scopi e delle modalità di funzionamento della Fondazione, individuando in particolare i contenuti essenziali di uno Statuto che possa essere sottoposto, entro la fine dell’anno, alla valutazione del Consiglio Comunale.
Con la successiva fase partecipativa, il cui carattere sarà definito sulla base degli elementi acquisiti dalla ricognizione in atto sui contenuti tecnici e giuridici, si punterà a una Fondazione che, con il coinvolgimento di enti pubblici e attraverso forme di partenariato, assolva al compito di ideare e organizzare eventi rievocativi, celebrativi e tematici che sostengano il valore storico e letterario della Disfida nel corso dell’intero anno, a partire dalla ricorrenza del 13 febbraio fin all’estate, così da richiamare anche l’interesse turistico verso il patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale di Barletta e del territorio circostante, con la consapevolezza di dover superare una visione localistica per recuperare il riferimento storico che l’evento della Disfida ha assunto per l’unità e l’identità della nazione.
Nel corso del primo incontro di lavoro è emersa, tra la consapevolezza delle problematiche e l’ambizione delle potenzialità, l’esigenza di individuare un modello innovativo capace di mettere in rete esperienze diverse, non solo per massimizzare le risorse disponibili, ma per offrire un punto di riferimento caratterizzante e catalizzatore degli eventi culturali e creativi del Mezzogiorno, che guardi naturalmente al più ampio orizzonte nazionale ed europeo.
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