Al via domani il cartellone 2023 de “Le Due Bari”

59

Nel cortile settecentesco della Chiesa di San Marco a Japigia, i primi appuntamenti  del nuovo progetto dell’EurOrchestra da Camera di Bari: previsti un laboratorio di formazione del pubblico e un concerto

BARI – Al via domani, domenica 18 giugno, nel cortile settecentesco della Chiesa di San Marco a Japigia, il cartellone di eventi culturali promosso ad esito dell’avviso “Le Due Bari”, finanziato dalla direzione generale Spettacolo del MiC e con risorse aggiuntive rivenienti dal POC Metro.

Il programma, nell’ambito di “SSaCMU – Sacred Serious and Comic Music Festival (Barisien Napolitain, e oltre) dell’EurOrchestra da Camera di Bari”, prevede alle ore 18 un laboratorio di formazione del pubblico, a ingresso libero, sul tema “Sviluppo di competenze critiche attraverso l’ascolto di repertori appartenenti alla nostra cultura musicale”, a cura della Star Gate Universal Service adv.

Alle ore 21 seguirà il concerto “Dinastia Piccinni – Latilla & friends: Sinfonie, Arie, Canzoni e Lodi sacre”, con la direzione artistica di Francesco Lentini, con musiche inedite, revisionate e riadattate ai tempi moderni, nelle trascrizioni di Angela Montemurro.

Il cartellone completo de “Le Due Bari” sarà presentato alla stampa il prossimo 22 giugno.

SSaCMU

Il festival si svilupperà in cinque concerti, ognuno in prima assoluta, in altrettante aree bersaglio della città di Bari. Ciascun concerto sarà anticipato da un laboratorio inclusivo.

L’obiettivo del festival è salvaguardare e valorizzare il patrimonio immateriale del nostro territorio. Saranno riproposte, come prime esecuzioni assolute nei tempi moderni, cioè in nuove vesti e in nuove partiture, musiche scritte dagli antichi maestri di scuola napoletana appartenenti a dinastie musicali, soprattutto di origini baresi, nelle quali l’arte della composizione e dell’interpretazione è stata tramandata di padre in figlio (come nel caso delle dinastie Piccinni, Tritto, Veneziano, Festa) o realizzata in mutevole scambio tra fratelli, come nel caso dei fratelli andriesi Broschi, di cui è famosissimo Carlo, conosciuto col nome di Farinelli, o ancora mutuata per parentele in linea collaterale, come tra i Piccinni e il barese Latilla, cantore da bambino nella Cattedrale di Bari. A questi si aggiunge la stirpe “tarantina” dei Fago, padre, figlio e nipote.

Lo sguardo del Festival si rivolgerà anche al famoso maestro barese della Regia Cappella Napoletana Giuseppe Millico, al noto maestro bitontino Nicola Bonifacio, della famiglia dei Logroscino, per poi ricordare l’abate Francesco De Rossi, canonico della Cattedrale di Bari, e i pugliesi di gran fama come Leonardo Leo di San Vito dei Normanni, il tarantino Giovanni Paisiello e il salentino Pasquale Cafaro, fino ad arrivare ad autori ottocenteschi come Nicola De Giosa (nato a Bari nel 1819, anch’egli attivo a Napoli), e Saverio Mercadante, nato ad Altamura. Nell’ambito del festival saranno riproposte le più belle canzoni napoletane del compositore tarantino Mario Pasquale Costa, che ha musicato i versi delle liriche di Salvatore di Giacomo, realizzando capolavori noti in tutto il mondo.

L’ultima parola spetterà alle musiche dei pugliesi “di origine”, come Piazzolla, o “di adozione” come Nino Rota, o “veraci” come Raffaele Gervasio e Domenico Modugno.