Bari, sottoscritto accordo con cittadini per orto urbano Parco domingo

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In arrivo “rigenerazioni creative” per finanziare azioni simili su aree comunicali

BARI – Il presidente Andrea Dammacco rende noto che è stato sottoscritto in questi giorni dal II Municipio il contratto con il quale è stato concesso all’associazione di promozione sociale “Parco Domingo Comunità Empatica e Sostenibile” l’utilizzo di un’area di proprietà comunale, nel quartiere Poggiofranco, per la realizzazione di un orto urbano di vicinato.

“Orto Domingo”, il primo orto urbano sul suolo pubblico della città, sorgerà su una superficie di circa 11.500 metri quadrati, con un perimetro di circa 600 metri: l’area destinata alle attività dell’orto urbano si estende per circa 4.000 metri quadrati.

Le attività che saranno realizzate a suo interno saranno finalizzate a:

· ·valorizzare le competenze della popolazione residente, delle tradizioni culturali e delle risorse territoriali con lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità locale,

· ·creare percorsi di cittadinanza attiva: occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente urbano; sensibilizzare i cittadini, singoli o aggregati in gruppi o associazioni, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio comunale attraverso processi di autogestione del patrimonio comunale;

· ·stimolare e accrescere il senso di appartenenza alla comunità promuovendo la costituzione di cooperative di comunità;

· ·recuperare spazi pubblici con finalità sociali e di miglioramento anche estetico del paesaggio urbano;

· ·soddisfare la domanda sociale di “paesaggio” e promuovere l’attività fisica;

· ·promuovere il consumo e la diffusione di prodotti biologici, naturali, eco-compatibili, attraverso il sostegno dei piccoli produttori stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa rimunerazione;

· ·promuovere prodotti eco-compatibili e le relative tecniche di produzione e uso e iniziative “rifiuti zero”;

· ·sviluppare strumenti, anche in chiave “Smart City”, di democrazia diretta con cui i cittadini possano decidere direttamente come investire parte del bilancio comunale.

Dopo una complessa attività istruttoria, che ha coinvolto diverse ripartizioni del Comune, e grazie alla proficua collaborazione con l’associazione Parco Domingo – commenta Andrea Dammacco – è stato finalmente possibile concedere, attraverso lo strumento della “adozione”, una vasta area di proprietà pubblica nella quale sarà realizzato un grande orto urbano innovativo. L’obiettivo è quello di promuovere l’autorganizzazione dei cittadini per il soddisfacimento dei loro bisogni e di quelli della rispettiva comunità, con particolare riguardo alla promozione e alla diffusione di una cultura ambientale ed etica, orientata all’utilizzo responsabile delle risorse naturali, alla valorizzazione di pratiche di risparmio energetico e di incentivazione dell’impronta ecologica nella gestione domestica e nelle attività produttive. Il recupero di questo grande spazio pubblico con finalità sociali che sarà realizzato dall’associazione ha già destato grande interesse all’interno delle scuole nelle vicinanze dell’area, pronte ad aderire all’iniziativa con progetti strutturati in tema di sostenibilità e scambio intergenerazionale. Sono molto soddisfatto per l’avvio di questa iniziativa innovativa, basata sulla condivisione pubblica dell’orto attraverso meccanismi di aggregazione sociale regolati per facilitare lo scambio di buone pratiche”.

La realizzazione dell’Orto Urbano di vicinato è una opportunità prevista da una deliberazione di Giunta comunale e rappresenta uno dei primi atti dell’Associazione di Promozione sociale, in un’area, di proprietà pubblica, adiacente il complesso edilizio “Parco Domingo”. Questa si caratterizza come una zona ad alta densità abitativa e fortemente caratterizzata dalla viabilità urbana di prossimità rispetto alla vicina tangenziale, nei pressi della quale vi sono due scuole pubbliche, una università e decine di condomini di medie e grandi dimensioni.

All’avvenuta concessione dell’area sarà attivato un accordo quadro con Coldiretti per la valorizzazione e l’impiego di semi antichi e la costituzione di un gruppo di acquisto solidale che possa rifornirsi da produttori di suoli confiscati alla criminalità.

A tal proposito l’amministrazione comunale sta lavorando alla creazione di una “rete ecologica” che connetta tipologie diverse di aree verdi: giardini storici, parchi attrezzati, aree al margine tra città e campagna, vere e proprie “infrastrutture verdi”, come le lame ma anche filari di alberi lungo i viali e le aiuole spartitraffico, che rappresentano a tutti gli effetti un capitale naturale dai cui benefici dipende la qualità della vita delle comunità locali.

Già in questi anni – spiega l’assessora Carla Tedesco – sono state portate avanti alcune sperimentazioni importanti realizzate non solo con le procedure ordinarie dei lavori pubblici, ma anche grazie alla capacità di azione di associazioni e cittadini. A questo si riferiscono operazioni come quella del Parco Gargasole, all’interno della ex caserma Rossani, che, attraverso i fondi PAC, replicheremo in altre aree dei municipi attraverso la Misura “Rigenerazioni creative”, finanziata per 500.000 euro che stiamo definendo e che serviranno a finanziare azioni simili sugli oltre 300 ettari di suoli per lo più ceduti nell’ambito di piani di lottizzazione come aree per servizi che non sono stati realizzati.

In una città come la nostra in cui i suoli agricoli sopravvivono nelle strette fasce periferiche o in ritagli di dimensioni minime inglobati negli insediamenti urbani, proprio l’agricoltura civica – un’agricoltura che ravviva e rigenera la comunità territoriale – può svolgere un ruolo chiave nell’attuazione della visione di sviluppo sostenibile dell’amministrazione.

Su questo apriremo il confronto con tutti i soggetti che operano sul territorio per costruire linee-guida che possano agevolare le pratiche di cura del territorio e il lavoro degli uffici, che i cittadini chiedono a gran voce di snellire – distinguendo le procedure per la realizzazione di giardini condivisi e orti urbani, da quelle per la realizzazione di aree verdi attrezzate”.