D’Adamo: “Obiettivo dell’amministrazione è semplificare procedure e ottimizzare costi per Pa e cittadini”
La definizione agevolata rappresenta un’opportunità da cogliere sia per il Comune, in quanto consente di ridurre il contenzioso in essere e introitare maggiori entrate tributarie, sia per il debitore, considerata la possibilità di ottenere anche una riduzione significativa del debito grazie all’esclusione delle sanzioni e degli interessi maturati dal sessantesimo giorno successivo alla notifica dell’atto di accertamento, oltre che delle spese di lite liquidate nelle sentenze non definitive.
Oggetto della definizione agevolata sono le controversie pendenti, in ogni stato e grado di giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio, il cui ricorso introduttivo sia stato notificato entro il 24 aprile 2017 al Comune impositore.
“Con questo provvedimento – sottolinea Alessandro D’Adamo – l’amministrazione comunale è impegnata a perfezionare la strategia di azioni tese a semplificare la gestione del contenzioso tributario, in un’ottica di efficientamento e massima trasparenza dei processi di riscossione delle entrate comunali e, al contempo, di apertura massima nei confronti dei cittadini che abbiano delle pendenze con l’amministrazione, in modo tale da agevolare la risoluzione delle controversie”.
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