Bari, presentazione del protocollo della Polizia EVA per gli interventi nei casi di violenza di genere

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Presente il sindaco Decaro

decaro alla presentazione del protocollo evaBARI – Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro è intervenuto alla presentazione del “Protocollo Eva”, modello operativo sperimentato dalla Polizia di Stato per gli interventi nei casi di violenza di genere.

Ringrazio il questore Carmine Esposito per avermi invitato a condividere questo momento di studio – ha dichiarato il sindaco – che ritengo di straordinaria importanza per rendere il comune impegno delle istituzioni nel contrasto della violenza di genere sempre più efficace e qualificato. Purtroppo parliamo di un fenomeno trasversale che non accenna a diminuire e che non può essere liquidato con teorie semplicistiche ma che invece ci deve interrogare tutti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, chiamandoci a contribuire a quel cambio di passo decisivo che una società che si voglia definire civile deve intraprendere senza tentennamenti. Va in questa direzione la messa a punta del protocollo EVA da parte della Direzione generale anticrimine della Polizia di Stato, che individua le linee guida operative da adottare in caso di interventi legati alla violenza di genere per offrire alle forze dell’ordine maggiori strumenti informativi e di indagine che permettano loro di effettuare interventi maggiormente efficaci e tempestivi.

L’universo della violenza, infatti, è segnato da dinamiche complesse e spesso nascoste, soprattutto nel caso in cui si consumi in ambito domestico e, accanto alla necessità di rafforzare l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine, è fondamentale mettere in campo azioni di educazione, sensibilizzazione e percorsi di supporto e di tutela alle vittime, affinché possano reagire al trauma e tornare a vivere, finalmente libere dalla paura. A questo vanno aggiunte norme chiare, che assicurino alle vittime pene certe per i loro carnefici. Pensiamo anche che oggi la violenza ha assunto molte forme, una tra le più frequenti nei confronti proprio delle donne è lo stalking, per il quale purtroppo le situazioni di intervento e di denuncia risultano ancora molto complicate.

Su questi fronti il Comune cerca di fare la sua parte: a Bari è attivo un centro antiviolenza comunale e sono molte le realtà associative che lavorano per strada quotidianamente per contrastare la cultura della violenza e offrire nuove chance alle vittime, ma sappiamo che non basta ancora. Grazie al progetto Binario rosa, con l’assessorato al Welfare abbiamo attivato presso i pronto soccorso del Di Venere, del San Paolo e del Policlinico, tre spazi protetti per tutelare le vittime di violenza e per dar loro la possibilità di usufruire di un valido percorso di sostegno, a cominciare dall’intervento protetto delle forze dell’ordine.

Oggi ho voluto partecipare a questa iniziativa per testimoniare la volontà concreta del Comune di Bari di sostenere tutte le azioni utili a contrastare la violenza sulle donne ma, anche e soprattutto, tutti quei percorsi che ci servono a promuovere una cultura dell’emancipazione della donna per cui nessuna più si senta sottomessa a qualcosa o qualcuno. Per avere donne e uomini forti e liberi è necessario educare le bambine e i bambini all’uguaglianza, alla libertà paritaria di genere e all’affettività, perché è proprio dall’educazione alla parità e all’affettività sana che comincia il percorso del rispetto degli uni per gli altri”.