Bari, “Panorami contemporanei e luoghi di trasformazione”, Monica Taverna vince il concorso fotografico promosso da GAI e MiBACT

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Focus sul quartiere Libertà

logo BariBARI – Monica Taverna, architetto e fotografa fiorentina, classe ‘86, è la giovane artista selezionata dalla giuria nazionale del concorso “Panorami contemporanei e luoghi di trasformazione” per raccontare le trasformazioni urbanistiche e sociali in atto a Bari nel quartiere Libertà.

Il concorso di fotografia, bandito lo scorso marzo dal MiBACT – Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e dal GAI – Circuito giovani artisti italiani in collaborazione con i Comuni di Bari, Perugia e Reggio Emilia, offre a giovani talenti della fotografia italiana under 35 un periodo di residenza di 3 settimane presso le tre città coinvolte, conducendo una ricerca fotografica sul tema della rigenerazione urbana e dei mutamenti sociali in corso .

Ciascuna delle tre città oggetto di indagine aveva scelto un contesto interessato da percorsi di trasformazione: Bari il quartiere Libertà , Perugia le Officine Fratti , Reggio Emilia le ex Officine Reggiane .

La commissione, composta da esperti del settore, rappresentanti degli enti organizzatori e referenti di ogni città, ha vagliato le 123 candidature pervenute entro i termini del bando e decretando i vincitori e l’assegnazione delle residenze.

Monica Taverna è stata selezionata e destinata alla città di Bari per la capacità di indagine del contesto urbano, tanto dal punto di vista architettonico e urbanistico, quanto da quello sociale e relazionale, contemperando sensibilità individuale, immaginario collettivo e lettura degli spazi nella loro complessità storica e contemporanea.

Letizia Calori e Violette Maillard (Calori & Maillard) sono state selezionate e destinate alla città di Reggio Emilia per il carattere innovativo e interdisciplinare della proposta, che unisce fotografia, performance, scultura, lasciando presagire la possibilità di nuove chiavi di lettura del contesto urbano e di una vivace interazione sociale pur in un’area già soggetta ad interventi di carattere artistico e creativo.

Iacopo Pasqui è stato selezionato e destinato alla città di Perugia per la capacità di lettura dei luoghi strettamente connessa al contesto umano e alle dinamiche del quotidiano, mediante un linguaggio fotografico accattivante e ironico adatto a un’area in via di rigenerazione attraverso professioni culturali e creative.

La commissione ha valutato inoltre di assegnare menzioni speciali quale riconoscimento di merito a Fabrizio Albertini, Simona Di Meo e Simone Mizzotti e ha ritenuto meritevoli di segnalazione Federico Vandone dell’Acqua, Glauco Canalis, Luana Rigolli, Maksym Gorbatskyi, Michela Ronco e Fabrizio Bellomo e Simone Sapienza.

I 3 vincitori principali – Taverna, Calori &Maillard e Pasqui – riceveranno ciascuno un premio di € 3.100 per la copertura dei costi relativi alla residenza e alla produzione del lavoro e saranno invitati a trascorrere un periodo di ricerca/produzione di 3 settimane tra il 1 giugno e il 15 luglio prossimi nella città assegnata, dove si interfacceranno con un referente-tutor.

Obiettivo del concorso è quello di approfondire, attraverso la fotografia, le accelerazioni e i cambiamenti che influenzano il modo di vivere nei contesti urbani oggetto di indagine, analizzandone criticità e potenzialità, registrando esperienze, percorsi, scenari e anticipando i cambiamenti.

Al termine del periodo di ricerca i tre lavori verranno esposti in forma singola presso le tre città e, a seguire, saranno oggetto di una mostra itinerante in Italia.

L’esperienza di residenza fotografica promossa dal MIBACT e GAI – spiega l’assessore alle Culture Silvio Maselli – rappresenta per noi una straordinaria opportunità di esplorare la città di Bari attraverso lo sguardo esterno di una giovane artista che potrà vivere per 3 settimane il quotidiano di un quartiere stratificato e denso come il Libertà, facendone emergere le contraddizioni, le aspettative e gli aspetti più multiculturali e sociali nascosti. L’arte, infatti, ha spesso la capacità di raccontare i cambiamenti più intimi di una città, rivelando elementi preziosi di riflessione che possono e devono ispirare la nostra azione politica e amministrativa

Ospitare una giovane artista presso la nostra città per riflettere i cambiamenti in corso attraverso la fotografia – commenta l’assessora alle Politiche giovanili Paola Romano – rappresenta una sfida culturale che intendiamo valorizzare e promuovere adeguatamente. Le città sono i contesti entro cui si sperimentano le trasformazioni del presente ed è importante adottare uno sguardo interdisciplinare per coglierne il senso e la prospettiva. Il quartiere Libertà è e sarà oggetto nei prossimi due anni di numerosi interventi di rigenerazione fisica ai quali abbiamo inteso affiancare l’esperienza di SPAZIO13 nella ex scuola Melo per valorizzare il protagonismo giovanile in questo corso di cambiamento”.

Monica Taverna

Firenze, 1986. Laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze e fotografa, ha condotto negli ultimi anni indagini fotografiche sui conflitti nel quartiere storico “La Merced” di Città del Messico, caratterizzato da forti tensioni sociali (commercio informale, prostituzione e dipendenze), sul rapporto tra modernità e identità nei quartieri Spagnoli di Napoli, sul rapporto tra spazio urbano e migrazioni nella Città di Prato, con particolare interesse alle comunità cinesi. Ha esposto presso il Centro Le Murate a Firenze, pubblicato i suoi lavori e, di recente, è stata selezionata per il progetto “Arno Immaginario Collettivo”, nato dalla collaborazione tra Fondazione Studio Marangoni e Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2016.