Bari

Bari, domani l’intitolazione al maestro Nino Rota del largo tra via Cognetti e corso Cavour

Sarà presente il sindaco Decaro

BARI – Domani, mercoledì 21 giugno, alle ore 17.30, nei pressi del Teatro Petruzzelli, alla presenza del sindaco Antonio Decaro e degli assessori alla Toponomastica, Angelo Tomasicchio, e alle Culture, Silvio Maselli, si terrà la cerimonia di intitolazione del largo ubicato tra via Cognetti e Corso Cavour, lato destro del Teatro Petruzzelli, al maestro Nino Rota.
La strada sarà intitolata al celebre compositore accogliendo la petizione presentata dall’associazione Ambiente Puglia, presieduta da Paolo Lepore, e sottoscritta da molti cittadini baresi, con l’obiettivo di ricordare i l grande maestro che, nei trent’anni passati alla direzione del Liceo e poi Conservatorio di Musica “Piccinni” di Bari, seppe creare un fermento artistico-musicale nel quale si sono formate generazioni di giovani musicisti.
Il riconoscimento a Nino Rota, compositore musicale tra i più influenti e prolifici della storia del cinema , rappresenta per l’amministrazione comunale un modo per legare il nome del maestro alla città di Bari, sua città adottiva, laboratorio “ingenuo e semplice” dove il maestro provò alcune delle sue creazioni.
Alla cerimonia prenderanno parte i direttori e presidenti dei Conservatori di Bari e Monopoli e de Il Coro del Faro.

Biografia
Il suo nome, per intero, era Giovanni Rota Rinaldi. È nato a Milano il 3 dicembre 1911, da una famiglia di musicisti (la madre era la pianista Ernesta Rinaldi).

Già ad otto anni inizia a comporre, e giovanissimo, nel 1923, entra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove sarà allievo di Paolo Delachi e Giulio Bas. La sua prima vera opera è del 1922 L’infanzia di S. Giovanni Battista , eseguito nello stesso anno a Milano e l’anno successivo in Francia.

Nel 1926 scrive Il Principe Porcaro , una piccola opera per ragazzi ispirata ad una fiaba di Hans Christian Andersen. Tre quarti d’ora di musica che, con discreta maturità, intensa e al tempo stesso ironica, convince il giudizio della critica. Nonostante le tante attività e i successi conseguiti i suoi studi non finiscono; studia privatamente con Alfredo Casella a Roma, conseguendo il diploma in composizione musicale al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1930. Dal 1930 al 1932 risiede negli Stati Uniti per alcuni corsi di perfezionamento vincendo una borsa di studio a Filadelfia. Tornato in patria consegue la laurea in lettere all’Università degli Studi di Milano con una tesi dedicata al compositore Gioseffo Zarlino.

Nel 1937 insegna teoria e solfeggio al Liceo Musicale di Taranto, mentre due anni dopo passa al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove insegna armonia e composizione; di quest’ultimo istituto diventa direttore nel 1950.

È durante la guerra che inizia la sua attività di compositore per il cinema; dopo aver realizzato il suo primo accompagnamento musicale per il film Zazà di Renato Castellani, nel 1944, incontra Federico Fellini impegnato a produrre Lo sceicco bianco . Da allora tra i due artisti si instaura un’amicizia che durerà trent’anni e una collaborazione per numerosi film. Nel 1972 compone le musiche del film Il padrino .

Nel 1977 vince il David di Donatello come miglior musicista per il film Il Casanova di Federico Fellini. La carriera di compositore per colonne sonore non lo ferma dal comporre musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose opere liriche, tra le quali Il cappello di paglia di Firenze , concedendosi qualche incursione nel mondo della televisione con lo sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca .

Nino Rota è morto a Roma il 10 aprile 1979, poco dopo la fine delle registrazioni della sua ultima colonna sonora per Fellini, Prova d’orchestra.

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