Bari, “Casa delle bambine e dei bambini”: pubblicato l’Avviso per l’affidamento del nuovo servizio

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Bottalico: “Un importante investimento sociale e politico per la città”

logo BariBARI – L’assessorato al Welfare rende noto che è in pubblicazione, a questo link , l’appalto per l’allestimento, lo start up e la gestione biennale del Centro polifunzionale per la prima infanzia “La Casa delle bambine e dei bambini”, un servizio innovativo dedicato alle famiglie, italiane e migranti, con figli minori di età compresa tra i 3 mesi e i 5 anni, con particolare attenzione nei confronti dei nuclei familiari in stato di disagio economico. A seguito della sponsorizzazione esclusiva da parte della Banca Popolare di Bari che, rispondendo all’avviso pubblicato dal Comune di Bari, si è impegnata a stanziare 60mila euro per la prima annualità e 40mila euro per la seconda, l’amministrazione comunale, tramite questo avviso, intende affidare una serie di nuovi servizi rivolti all’infanzia, che avrà come sede di riferimento l’immobile di proprietà comunale “Baridomani”, nei pressi dello stadio San Nicola, sulla strada provinciale 110 Modugno-Carbonara 4. “La Casa delle bambine e dei bambini” è il primo modello del genere in Italia e racchiude l’emporio della solidarietà per l’infanzia (distribuzione prodotti e scambio di accessori per la prima infanzia), la boutique sociale (capi di abbigliamento per la prima infanzia e per le mamme in stato di gravidanza), lo spazio ludico per bambini, il centro sperimentale per il sostegno alla genitorialità (dimensione sociale, educativa, psicologica, socio-sanitaria), l’ambulatorio sociale per l’infanzia e azioni sperimentali nel campo dell’educazione alimentare, nelle forme di consumo alternative capaci di limitare gli sprechi e di incentivare la ridistribuzione di prodotti, anche alimentari, invenduti e non utilizzati. Gli interventi riguarderanno sia azioni più generali di sostegno alla relazione educativa e al ruolo genitoriale, come la scuola per genitori e lo spazio giochi per bambini, che azioni di supporto al reperimento di beni di prima necessità, attraverso l’emporio sociale e la boutique sociale.

“Il bando che abbiamo pubblicato – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – è il risultato di un processo articolato avviato mesi fa. Sono certa che questo straordinario percorso continuerà con lo stesso entusiasmo e coinvolgimento che ha visto la partecipazione di sponsor privati, come la Banca Popolare di Bari, di tanti cittadini e cittadine e di molti imprenditori che hanno espresso la loro volontà di contribuire all’idea progettuale. Questo è un servizio che metterà al centro la famiglia, i genitori, i bambini e le bambine, accogliendo le loro fragilità ma anche i loro desideri, le loro potenzialità e i loro bisogni educativi. Le nuove attività che intendiamo offrire, insieme ai primi due centri educativi per la prima infanzia e i centri di ascolto per le famiglie, rappresentano un importante investimento sociale e politico che parte dalla consapevolezza che diventa sempre più necessario lavorare sulla prevenzione, sulla formazione e sui legami sociali e familiari”.

Attraverso tali servizi il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi:

* la realizzazione di servizi innovativi e di sostegno alle famiglie e ai genitori in stato di disagio socio-economico che favoriscano uno sviluppo psico-fisico equilibrato del bambino e della sua capacità di socializzare;
* la creazione di spazi di confronto e auto-aiuto tra famiglie di diversa estrazione sociale;
* la messa a sistema di una rete territoriale capace di intercettare e sostenere famiglie in difficoltà, orientata a leggere e rispondere in chiave diversificata ai bisogni delle stesse;
* la promozione di una diversa cultura dell’infanzia attraverso un luogo educativo dove i bambini possano condividere giochi ed esperienze utili alla formazione della propria identità;
* lo sviluppo di modelli educativi attenti a stili di vita alternativi, alla dimensione del riciclo dei prodotti, del riuso, delle forme di consumo capaci di limitare gli sprechi;
* lo sviluppo di un’analisi sul fenomeno delle buone prassi per contrastare le povertà attraverso la realizzazione di una banca dati e la definizione di una mappa di bisogni ed esigenze territoriali;
* il consolidamento degli interventi educativi di sostegno alla genitorialità, alla maternità e paternità responsabile in rete con i servizi territoriali socio-sanitari;
* la sperimentazione di uno spazio di monitoraggio socio-sanitario per la prima infanzia;
* l’avvio di una prima sperimentazione di forme alternative di sostegno alla povertà alimentare, come l’emporio sociale.

L’affidatario dovrà allestire e arredare tutti gli spazi in maniera funzionale ai servizi offerti:

* Emporio sociale per la famiglia e la prima infanzia : previste una dispensa e uno spazio accessibile ai genitori o coloro che si prendono cura dei bambini, i quali potranno ritirare beni secondo le modalità che saranno disciplinate da un apposito regolamento. Nell’emporio sarà attivata una boutique sociale per la prima infanzia, dove sarà possibile scambiare e/o prestare giocattoli, libri, vestiti sia per i piccoli che per le mamme in attesa, articoli utilizzabili e ri-utilizzabili (passeggini, lettini, seggioloni, etc.).
* Spazio giochi per l’infanzia : sarà allestita una stanza per promuovere occasioni di incontro, socializzazione, creatività e scambio, per e con bambini e famiglie, organizzata in diverse aree in base alla composizione per età del gruppo, con l’attivazione di laboratori intergenerazionali in rete con le famiglie, con i servizi già presenti sul territorio e con i volontari della rete cittadina.
* Stanza del diritto a essere amati – centro sperimentale per la genitorialità : una parte dell’immobile sarà strutturata in modo tale da offrire ai genitori la possibilità di incontri formativi, momenti di confronto e auto-aiuto (particolare attenzione ai periodi di pre e post parto e all’importanza dell’allattamento), legati alle esperienze educative e alla relazione con i propri figli. Tale percorso condurrà all’attivazione della Scuola per genitori e della Scuola per nonni da realizzare di concerto con la rete territoriale.
* Stanza della solidarietà : spazio fisico e simbolico dove avviare azioni sperimentali per e con i bambini e le famiglie al fine di contribuire allo sviluppo del senso di solidarietà sociale, favorendo l’integrazione socio-culturale, attraverso laboratori intergenerazionali, interculturali e di confronto con persone disabili. Questa stanza offrirà anche uno spazio autogestito che permetterà di coinvolgere la cittadinanza nel progetto.
* Stanza della Salute – ambulatorio di prevenzione socio-sanitaria : sarà realizzato un ambulatorio socio-sanitario per la prima infanzia, coordinato da giovani medici o medici volontari in pensione secondo quanto stabilito da specifici protocolli. In tutte le aree potranno essere realizzate azioni sperimentali nel campo dell’educazione alimentare, nelle forme di consumo alternative capaci di limitare gli sprechi e incentivare la ridistribuzione per fini sociali di prodotti, anche alimentari, invenduti e non utilizzati – e nelle forme di sostegno alle famiglie e ai genitori in stato di disagio sociale.

Il Centro sarà aperto 5 giorni a settimana per un numero di 3 ore giornaliere pomeridiane, più un’apertura straordinaria al mese nella giornata del sabato o della domenica.

L’appalto avrà durata biennale con decorrenza dalla data di consegna del servizio. L’importo complessivo posto a base di gara ammonta a € 80.000. Saranno altresì riconosciute le spese previste per l’allestimento della sede e lo start up nei limiti di € 20.000 che saranno rimborsate previa rendicontazione delle stesse. L’amministrazione si riserva la facoltà di rinnovare per ulteriori due anni il contratto stipulato con l’aggiudicatario alla sua naturale scadenza. In tal caso l’importo complessivo stimato dell’appalto sarà pari a € 180.000, inclusi € 20.000 per l’allestimento e lo start up e € 80.000 per l’eventuale rinnovo.

Sono ammessi a partecipare all’avviso soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del Terzo Settore e i soggetti con finalità di lucro che operano nell’ambito dei servizi alla persona. Si considerano soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del Terzo Settore, secondo quanto previsto dalla L. R. n.19/2006: le imprese sociali, gli organismi della cooperazione, le cooperative sociali, le associazioni e gli enti di promozione sociale, le fondazioni, gli enti di patronato, le organizzazioni di volontariato e ogni altro soggetto senza scopo di lucro individuato come tale dalla Normativa nazionale. I soggetti citati possono partecipare esclusivamente nelle seguenti forme: individualmente (se aventi organizzazione di impresa), in consorzio (lettere b e c, art. 34 D. Lgs. n. 163/2006) e in consorzio ordinario (lettera e art. 34 D. Lgs. n. 163/2006), A.T.I o A.T.S. (lettera d art. 34 D. Lgs. n. 163/2006) anche non ancora formalmente costituiti.

Il plico di partecipazione all’avviso dovrà pervenire all’indirizzo: Comune di Bari –Ripartizione Servizi alla Persona – Settore Servizi Sociali – POS Coordinamento Politiche Sociali, Minori e Famiglie del Comune di Bari – Largo I. Chiurlia, 27 – 70122 Bari, tramite raccomandata A.R. del Servizio Poste Italiane, oppure a mezzo corriere o agenzia di recapito autorizzata, ovvero con consegna a mano, entro il termine perentorio delle ore 12.00 del giorno 20 aprile 2016, riportante all’esterno l’indicazione dell’appalto in oggetto, nonché dei dati.