Bari, cantieri di cittadinanza

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Decaro: “120 cantieri terminati, 1 su 4 assunti. A settembre nuovo bando”

logo BariBARI – L’assessora alle Politiche del lavoro del Comune di Bari Paola Romano rende noti i risultati del progetto di inclusione lavorativa Cantieri di cittadinanza che l’amministrazione ha attivato lo scorso anno e che vede molti tirocini ancora in corso. Cantieri di cittadinanza è una misura sperimentale varata dal Comune di Bari che promuove l’inclusione lavorativa di soggetti deboli attraverso tirocini formativi della durata di 6 mesi a fronte di un compenso di 400 euro mensili.

I dati odierni sono tarati su 120 cantieri terminati e 3175 colloqui complessivamente effettuati per una platea di 1149 cittadini (risultati idonei al bando). Questo significa che ogni cittadino ha partecipato a più di un colloquio individuale con le 2015 aziende coinvolte nel progetto. Tutti i colloqui si sono svolti presso il job center Porta Futuro, con la collaborazione della struttura amministrativa che anima il centro, da novembre scorso attivo presso la ex Manifattura dei Tabacchi. Porta Futuro infatti, in poco più di un anno di attività ha già accreditato alla piattaforma circa 2750 persone e 50 aziende con oltre 85 persone assunte.

Ad oggi sono 120 i cantieri conclusi, 27 dei quali si sono trasformati in contratti di lavoro – dichiara il sindaco di Bari Antonio Decaro – , di questi, 18 sono donne e 9 uomini a fronte di una percentuale di accesso a numeri invertiti, con una componente maschile preponderante. Manteniamo quindi il trend positivo sulle assunzioni, 1 su 4, e confermiamo il giudizio su questa misura sperimentale che abbiamo fortemente voluto portare avanti sin dai primi mesi dai primi mesi dell’insediamento. Sono ancora in corso circa 230 tirocini su cui ci auguriamo di poter mantenere la stessa percentuale di occupabilità. Un’amministrazione comunale non ha competenze in materia di lavoro e, nonostante questo, abbiamo cercato ugualmente di fare la nostra parte con i mezzi che abbiamo a disposizione, tenendo saldo l’obiettivo di non creare una procedura di mero assistenzialismo ma realizzando percorsi di inclusione attiva in cui l’amministrazione prova a farsi intermediario tra la domanda e l’offerta di lavoro. In questo scenario l’azione di Porta Futuro è determinate perché rappresenta una risposta immediata e professionale alla domanda di lavoro sempre più eterogenea. Per questo stiamo valutando il progetto di incardinare sportelli di Porta Futuro sull’intera area metropolitana”.

Vista la buona risposta del progetto in questa prima fase di sperimentazione – spiega Paola Romano – abbiamo deciso di stanziare nel civico bilancio per il 2016 ulteriori 800.000 euro che serviranno a finanziare altri tirocini. Questo perché crediamo di aver innescato un percorso virtuoso che permette a tante persone di rimettersi in gioco nel mondo del lavoro ma anche a tante aziende locali di aprirsi al territorio e di riallacciare un rapporto di fiducia con le amministrazioni pubbliche. Entro il prossimo mese di settembre contiamo di pubblicare il nuovo bando per individuare nuovi cittadini idonei e altre realtà imprenditoriali con la fortuna, quest’anno, di avere un alleato dalla nostra parte. Nello stesso periodo, infatti, potrebbe essere attivo anche Red, la misura regionale per l’inclusione sociale e lavorativa che interverrà anche nella città di Bari a sostegno di tanti altri cittadini che in questo momento versano in condizioni di difficoltà economiche“.