Magnifiche le parole di Grazia Deledda, il suo modo, unico, di cogliere i sospiri della Natura, poiché ella, da vera ascoltatrice, sapeva ascoltare durante le soste di sue lunghe passeggiate, i piccolissimi sussurri delle foglie come il garrire delle rondini, e l’acqua, e il vento, e il crepitare delle cortecce… Nella messa in scena teatrale, un’incredibile forza narrativa, spinge in direzione opposta alla narrazione per superarla; tale forza che sottende alla apparenza narrativa, spinge da sotto alle parole scritte e dette, per autodeterminarsi: sono le parole di Anania, il protagonista del romanzo, che vuole a tutti i costi crescere, emanciparsi da una realtà che non sente appartenergli e che sente, però, attaccata alla sua esistenza come il muschio sulla pietra e, per farlo, per uscire da quella realtà e da sé stesso, decide di compiere un viaggio alla ricerca di sua madre, quella stessa madre che lo abbandonò all’età di sette anni.
Progetto di ricerca: “Dalla Letteratura al Teatro”.
Tre spettacoli per Michele Lamberti.
Aiuto regia: Federico Gobbi.
Costumi: Silvia Cramarossa.
Audio e luci: Marco Silvani.
Foto di scena: Massimo Demelas.
Documentazione: Maria Panza.
Per la lingua sarda: Rita Branca.
Per la lingua tedesca: Vanja de Rita, Domenico Mugnolo.
Regia: Andrea Cramarossa.
Casa Madre: Teatro delle Bambole.
Per informazioni e prenotazioni:
info@teatrodellebambole.it
Cell.: 347 3003359
stefano.dattoma61@gmail.com
Cell.: 351 5925070
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