Bari, “24 agosto ore 3:36 Ri-Creare”: a palazzo di città la consegna alla croce rossa del ricavato della vendita del calendario

94

Consegna avvenuta oggi

consegna croce rossa 24 agosto ore 336 ri-creareBARI – Questa mattina, a Palazzo di Città, il sindaco Antonio Decaro ha consegnato nelle mani del presidente della Croce Rossa Puglia Ilaria Decimo il ricavato della vendita del calendario “24 agosto ore 3:36 Ri-Creare”, realizzato da un’idea di Florisa Sciannamea e finalizzato a raccogliere fondi per la ricostruzione dei paesi del centro Italia che lo scorso 24 agosto sono stati devastati dal sisma. L’iniziativa, sostenuta dalla commissione Culture presieduta dal consigliere Giuseppe Cascella, è stata presentata dalla compagnia di danza ResExtensa e ha visto il coinvolgimento di 12 donne creative della nostra terra, disponibili a farsi portavoce del progetto di solidarietà.

Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il consigliere Cascella, le responsabili dell’organizzazione Florisa Sciannamea, Mariella Lippo e Maria Passaro, la presidente di ResExtensa Elisa Barucchieri, le attrici e le rappresentanti del mondo della cultura ritratte nel calendario, il consulente grafico del progetto Vincenzo Catalano, i professionisti autori dei dodici scatti, la costumista Angela Gassi, la make up stylist Giusy Laghetti e l’hair stylist Saverio Lella.

Nel ringraziare la Commissione Culture, la Croce Rossa e tutta l’organizzazione, in particolare le donne che hanno aderito al progetto, il sindaco Antonio Decaro ha ricordato che “sono passati tanti mesi dal sisma e Bari ha dato grande prova di solidarietà: le strutture comunali hanno agito nell’immediatezza del disastro, tecnici, geometri e agenti di Polizia municipale si sono recati nei luoghi colpiti, fornendo ogni tipo di supporto possibile in modo assolutamente volontaristico. Lo stesso spirito hanno mostrato i cittadini baresi con la raccolta di alimenti e indumenti in favore delle popolazioni colpite. Oggi stiamo dimostrando che la città di Bari vuole dare ancora tanto e che la nostra attenzione non si spegne una volta spente le telecamere. Da presidente Anci sono stato in quei luoghi devastati e, nonostante una straordinaria attività della Protezione civile, devo ammettere che c’è ancora molto da fare. Abbiamo provato a liberare il più possibile i sindaci dalle maglie burocratiche con decreti e ordinanze ma credo sia necessario un riordino normativo. Su suggerimento dei sindaci, il Governo ha emanato un decreto ad hoc per le zone terremotate che consentisse ai sindaci, ad esempio, di poter demolire un edificio pericolante con una semplice ordinanza di Protezione civile. Ma la mia impressione è che queste popolazioni, nonostante la nuova normativa di emergenza, le agevolazioni e i numerosi gesti di solidarietà, abbiano bisogno di altro, cioè di una rifondazione sociale ed economica dei loro territori. Il sindaco di Ussica mi ha chiesto di aiutarlo a ricostruire una pasticceria nel centro del paese e solo dopo ho capito che quella pasticceria non aveva un valore in sé ma solo in quanto unico luogo di aggregazione sociale della comunità, che costituiva in definitiva l’identità della città stessa. Il sindaco di Camerino, invece, mi ha pregato di fare tutto il possibile per riaprire l’università, spiegandomi che Camerino non aveva nessun senso se privo del proprio ateneo. Insomma, la strada è ancora lunga”.

Lo statista austriaco Metternich – ha ricordato Giuseppe Cascella – definì l’Italia in senso quasi dispregiativo un’espressione geografica. In effetti, l’Italia è una delle più belle espressioni geografiche del pianeta sia dal punto di vista ambientale sia da quello storico-culturale e artistico. Il problema è che il nostro Paese presenta due grandi faglie che da trentamila anni si scontrano sull’Appennino e producono forti scosse in Umbria e nelle Marche. Ma l’urlo di dolore di persone e famiglie che hanno perso tutto non è rimasto inascoltato: si sono susseguite diverse iniziative di solidarietà che hanno coinvolto tutta l’Italia. Qui, queste modelle si sono rese disponibili, con grande altruismo, posando per realizzare questo calendario in diverse location, tra cui il nostro Fortino. Oggi il cerchio della solidarietà si è chiuso con la consegna del contributo economico alla Croce Rossa”.

Il calendario – ha concluso Ilaria Decimo – utilizza in maniera pregevole i valori della bellezza e dell’allegra leggiadria femminile come strumenti per arrivare alla solidarietà. La Croce Rossa, dopo diversi mesi dagli eventi sismici più violenti, non abbassa la guardia e continua incessantemente a offrire i propri servizi di assistenza alle popolazioni del territorio. È noto che dalla Puglia continuano a partire convogli carichi di ogni genere di beni necessari. Oltre fornire sussidi materiali, il nostro obiettivo è ricreare ambienti di condivisione, dove la ritrovata “normalità” dell’esistenza quotidiana possa essere di aiuto psicologico alle comunità”.