“Banca della Terra”: la Città Metropolitana di Bari crea una banca dati per censire i beni confiscati alle mafie

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I dettagli

BARI – E’ stato finanziato lo scorso mese di maggio con 3 milioni di euro, nell’ambito dei fondi del Pon Legalità 2014 – 2020, il progetto “AgriCultura” presentato al Ministero dell’Interno dalla Città Metropolitana di Bari, in partenariato con il CIHEAM di Valenzano e il Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto si pone l’obiettivo di coinvolgere giovani a rischio devianza in un percorso di autoimprenditorialità nel settore agroalimentare e della filiera agricola a partire dalla valorizzazione dei terreni abbandonati o confiscati alla mafia presenti nell’area metropolitana di Bari. I destinatari del progetto saranno circa 120-300 giovani, tra i 16 e i 24 anni, usciti anticipatamente dal percorso scolastico e a rischio devianza sociale.

“AgriCultura” è il frutto di un’azione di sistema a livello territoriale, già avviata nel 2017 dalla Città metropolitana di Bari nell’ambito del processo di pianificazione strategica, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi e Politecnico di Bari, il CIHEAM e il CNR per l’elaborazione delle linee di indirizzo tecnico-scientifico sullo sviluppo agro-ambientale dell’intero territorio metropolitano. A tal fine, la Città metropolitana di Bari ha già avviato un censimento di beni e terreni disponibili da valorizzare a fini sociali.

Grazie al finanziamento ottenuto sarà ora possibile completare la mappatura su tutti i Comuni. L’elenco dei terreni che si andrà a definire confluirà nel censimento già avviato dalla Regione Puglia, per la costruzione della Banca della Terra.

Si invitano pertanto tutti i Comuni della Città Metropolitana di Bari a compilare e trasmettere via pec all’indirizzo: pianostrategico.cittametropolitana.bari@pec.rupar.puglia.it, entro e non oltre il giorno 10.04.2020 la scheda di censimento che si può scaricare al seguente link

Il sindacalista Pio La Torre, barbaramente ucciso insieme al compagno Rosario Di Salvo il 30 aprile del 1982, ha lottato pagando per questo un prezzo altissimo per introdurre nel nostro codice penale il sequestro e la confisca delle ricchezze delle mafie e questo ha rappresentato il primo passo necessario della lotta alle mafie – ha dichiarato il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto (Ba) –. Successivamente con la legge n. 109 del 7 marzo 1996, abbiamo ottenuto la restituzione alla collettività dei terreni e beni confiscati alle mafie. Oggi provare a mettere insieme i beni e i terreni agricoli che si trovano nei 41 Comuni della Città metropolitana di Bari e generare su di essi valore attraverso il lavoro significa anche riqualificare il territorio e salvaguardare le nostre colture, facendo un ulteriore passo in avanti. Con i tre milioni di euro del Pon Legalità incrociamo la valorizzazione del nostro patrimonio agricolo e la creazione di opportunità di lavoro o di espressione per tanti giovani a rischio devianza che vogliono invece mettersi in gioco con le loro idee e proposte progettuali. Questo darà un ulteriore incentivo alle nuove generazioni per scommettere sullo sviluppo di nuovi approcci alla produzione e al consumo agroalimentare.”