Altamura, al Teatro Mercadante il classico di Eduardo “Questi fantasmi!”

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locandina eduardo

Tre spettacoli dal 22 al 24 febbraio

ALTAMURA (BA) – Per la rassegna di prosa della Stagione teatrale e musicale “Emozioni” del Teatro Mercadante di Altamura, in tre spettacoli – venerdì 22 febbraio (ore 21.00), sabato 23 (ore 21.00) e domenica 24 (ore 17.30) – il Teatro Mercadante ospita la compagnia di teatro fondata da Luca De Filippo con un classico di Eduardo De Filippo “Questi fantasmi!”.

La compagnia oggi è diretta da Carolina Rosi e mette in scena un capolavoro che è una pietra miliare del teatro, con la regia di Marco Tullio Giordana.
Info: 080.3101222 – www.teatromercadante.com

Di seguito la presentazione.

“La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo”
QUESTI FANTASMI!
di Eduardo De Filippo

con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi

Regia di Marco Tullio Giordana

scene e luci Gianni Carluccio – costumi Francesca Livia Sartori – musiche Andrea Farri

Produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

“Elledieffe”, La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, mette in scena il capolavoro eduardiano “Questi fantasmi!”, con la regia di Marco Tullio Giordana. Una produzione importante per la compagnia, sintesi di un lavoro che avvia percorsi artistici condivisi e che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana. Questi fantasmi!, una delle commedie più importanti di Eduardo, tra le prime ad essere rappresentata all’estero, ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze. Divisa in tre atti, è stata scritta nel 1945 ed è la seconda, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un impertinente “monaciello”.