Sui canali social @fucarazza dell’associazione sono disponibili informazioni sulle location e sugli eventi del festival.
Quest’anno la manifestazione si snoda in tre giornate, da venerdì 2 a domenica 4 maggio, tra laboratori, concerti, spettacoli, momenti di gioco, poesia e cinema all’aperto.
Infatti come sempre il festival racchiude tutte le attività che l’associazione porta avanti durante l’anno.
Il momento più atteso, come è ormai tradizione, si terrà nella “zona festa” in via Giorgio La Pira, uno spiazzo appena fuori l’abitato, con l’accensione della “Fucarazza”, alle ore 21.00 di sabato 3 maggio.
È un grande falò che affonda le sue radici nei riti pagani, su cui viene issato un fantoccio che rappresenta le negatività dell’inverno che vengono così simbolicamente bruciate accogliendo la primavera. E’ un momento potente, catartico, che unisce generazioni e immaginari in una festa di luce, musica, danza e rinascita!
Nel pieno rispetto dell’ambiente e delle tradizioni, questa enorme pira viene allestita ogni anno dai volontari dell’associazione che, per tutto l’inverno, raccolgono nelle campagne circostanti i sarmenti della potatura delle vigne e degli ulivi.
Anche quest’anno il “Festival di Primavera” unisce tradizione e modernità, cultura e partecipazione, radici e trasformazione. Il tema di questa edizione, “Dalla radice al fuoco”, è un invito a celebrare il ciclo della vita dalle origini, e poi attraverso il fuoco alla rinascita.
Una rinascita che, per “Associazione Fucarazza” ha un volto concreto e simbolico: la nuova sede, “Fuori dal Comune”. E’ uno spazio che rappresenta non solo un punto di riferimento fisico, ma anche un laboratorio di idee, dove cultura, arte e socialità si intrecciano per dare vita ad una nuova fase di impegno, creatività e presenza attiva sul territorio.
Il “Festival di Primavera” di “Associazione Fucarazza” nasce da questa visione e si rinnova ogni anno come occasione di incontro, celebrazione e riflessione collettiva. Da sedici anni, infatti, “Associazione Fucarazza” lavora per costruire un’alternativa sociale che sia viva, inclusiva e sempre attenta alle tradizioni ma anche aperta all’innovazione e alla sperimentazione.
Annunciando la manifestazione gli organizzatori hanno commentato: “non ci siamo mai accontentati dei confini convenzionali: ogni nostra iniziativa nasce per sfidare l’ordinario e creare spazi di libertà e immaginazione, per provare – nel nostro piccolo – a cambiare le cose».
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