Violenza sessuale a Manfredonia, gli psicologi pugliesi: “Raccontare l’orrore è il primo passo per uscirne”

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vincenzo gesualdo

Il presidente dell’Ordine degli Psicologi, Vincenzo Gesualdo: “La parte più difficile è liberarsi da eventuali sensi di colpa e vergogna”

BARI – “La violenza sessuale è un orrore, che lascia ferite profonde e difficilmente curabili, il percorso di aiuto alle vittime elaborazione è lungo e deve portare all’elaborazione dei traumi subiti“. Il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo interviene sull’ennesima brutta storia di violenza sessuale. La vittima questa volta è una minorenne, una ragazza di appena 16 anni, violentata da un 22enne. È avvenuto a Manfredonia. “Spesso la violenza viene accettata e non denunciata nell’immediato a causa della vergogna, del sentirsi responsabile per quanto accaduto e della paura“, continua Gesualdo. “Sono le prime conseguenze del trauma. Anche perché la violenza fisica è sempre preceduta e accompagnata dalla violenza psicologica, con la quale si abusa e violenta anche da un punto di vista psicologico la propria vittima. Tutto questo rende ancor più complicata l’elaborazione di quanto accaduto“.

Ansia, depressione, disturbi della sfera sessuale e paura di amare sono solo alcune delle ulteriori conseguenze di una simile violenza. “Non voler parlare del problema per non rivivere l’orrore è il primo ostacolo da superare per superare al meglio l’accaduto”, aggiunge Gesualdo. “Il supporto psicologico ed eventualmente la psicoterapia, è fondamentale. La vittima deve raccontare e dare nuovo significato a quanto accaduto, liberandosi da eventuali sensi di colpa e vergogna. Il carnefice, invece, deve essere aiutato per arrivare alla consapevolezza di avere un problema che può essere affrontato anche mediante psicoterapia mirata e continuativa“.