Voce con Mazzotta, Ventinovenove e Silvio Gioia per il progetto Daimon a Caprarica di Lecce

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maria mazzotta

LECCE – Prosegue Daimon, rassegna itinerante promossa dalla Cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Mary Negro e Gabriele Polimeno, in collaborazione con le amministrazioni comunali ospiti e altri partner pubblici e privati. Domenica 29 agosto alle 21 nel Palazzo Baronale di Caprarica di Lecce, prima assoluta per lo spettacolo Voce. L’inedito progetto proporrà la musica della cantante Maria Mazzotta, una tra le voci più importanti della world music nazionale e internazionale, che, affiancata dal fisarmonicista Antonino De Luca, proporrà alcuni brani tratti dal suo album più recente “Amoreamaro” (Agualoca Records), che attraversano senza timore tutte le emozioni che questo sentimento può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la catarsi, la consolazione, la forza e la cura. La compagnia teatrale Ventinovenove (Mary Negro, Gabriele Polimeno, Caterina De Benedetto) si esibirà con incursioni teatrali con testi, tra gli altri, dello scrittore e drammaturgo francese Jean Cocteau, del commediografo Roberto Lerici, di Antonio Verri, scrittore, poeta, giornalista, ma soprattutto agitatore culturale, scomparso a 44 anni nel 1993, e dello scrittore salentino Osvaldo Piliego. L’attore e animatore sociale Silvio Gioia illuminerà la scena con il teatro delle ombre. Ingresso gratuito e consentito solo ai possessori del Green Pass nel rispetto delle attuali norme anticovid19. Info 3534294041 – 3395745559 – 329334515 – daimon@29nove.com.

Daimon si concluderà mercoledì 15 settembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro – info 3534294041 – www.citygram.it/galatone/eventi) nell’atrio del Palazzo Marchesale di Galatone con “U Parrinu – La mia storia con Don Pino Puglisi” di e con Christian Di Domenico, un racconto delicato, poetico ed emozionante sulla vita del parroco di Brancaccio, che l’artista conobbe e frequentò fin da bambino. “Mi capita spesso di rimanere stupito quando mi dicono che i grandi, e intendo i grandi uomini, andavano in un posto da mortali come il mare, da corpi di peccatori buttati al sole. D’estate magari, in Sicilia, dentro quel caldo d’inferno. È che uno non se l’immagina proprio. Ma il futuro parrinu di Brancaccio, a Palermo, assassinato dalla mafia nel settembre 1993 davanti casa con un colpo di pistola alla nuca, al mare ci andava eccome. Perché era nu parrinu strano. Anticonformista. Che metteva i calzoni. E ci andava con i ragazzini delle periferie perché, almeno una volta, giocassero lontano dalle strade”, racconta l’attore e regista. Ecco, la storia di Christian inizia proprio al mare, su una scogliera, precisamente. La mia storia con Don Pino Puglisi ucciso dalla mafia; una storia semplice, narrazione di un attore solo con un po’ di musica. Un ricordo sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi bambini “du parrinu” strano coi calzoni. Lì Christian fa esperienza dell’onore dei mafiosi, obbligati sin da bambini a non chiedere mai scusa a nessuno. Ma il ragazzo impara anche l’onore del perdono, che Pino porterà a San Gaetano di Brancaccio, quartiere con la più alta concentrazione mafiosa dell’intera Sicilia, e che manterrà sempre fino a quel giorno di metà settembre 1993.

La rassegna Daimon è organizzata dalla Cooperativa Ventinovenove con la direzione artistica di Mary Negro e Gabriele Polimeno, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Cursi, Cutrofiano, Galatone, Caprarica di Lecce con il patrocinio di LegaCoop Puglia, Distretto produttivo Puglia Creativa e l’Università del Salento e con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.