Verso una Città che legge…

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verso una città che legge…

Alcune note a margine dell’incontro promosso dall’Assessorato alla Socialità, Pubblica Istruzione e Offerta formativa del Comune di Noci

NOCI (BA) – Lo scorso venerdì 13 settembre, presso il Chiostro delle Clarisse, si è tenuto l’incontro promosso dall’Assessorato alla Socialità, Pubblica Istruzione e Offerta formativa del Comune di Noci, in collaborazione con la Biblioteca comunale, sul tema della lettura come pratica sociale.

La conversazione tra gli ospiti si è inserita nella cornice del Piccolo Festival della Parola, alla presenza delle Dirigenti e delle docenti dei diversi Istituti scolastici (Comprensivi e Superiore), degli operatori culturali e del settore librario, dei referenti dei servizi pubblici e privati in favore di minori e anziani, dei rappresentanti dell’associazionismo familiare, e dei cittadini che hanno voluto condividere un momento di riflessione collettiva.

I contributi tecnici sono stati affidati alla dott.ssa Anna Vita Perrone, dirigente del Settore Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia, e alla dott.ssa Maria Laterza, titolare delle omonime Librerie ed animatrice culturale.

Raccogliendo le sollecitazioni dell’assessore Marta Jerovante, che ha dato avvio al confronto, la dott.ssa Perrone ha rilevato come le Biblioteche pubbliche siano certamente il luogo privilegiato della partecipazione e della condivisione di esperienze di lettura dalla rilevanza non solo culturale, ma anche sociale, sottolineando, in particolare, la necessità di operatori adeguatamente formati a supporto sia delle prestazioni strettamente bibliotecarie, sia delle iniziative di promozione della lettura; ha poi ribadito l’attenzione, anche in termini di risorse economiche, che il suo Settore dedica non solo al sostegno e all’incremento del patrimonio librario pubblico, ma allo svolgimento di rassegne quali il Piccolo Festival della Parola o di analogo tenore, destinate al pubblico dei lettori “forti”, ma volte a sensibilizzare ed attrarre anche fasce progressivamente sempre più ampie di soggetti. “Come la goccia che scava la roccia”, ha convintamente affermato la dott.ssa Perrone.

Confermando l’affermazione secondo cui le librerie siano assieme luoghi di promozione della cultura e di socialità, la dott.ssa Maria Laterza ha poi condiviso con il pubblico presente la narrazione dei diversi progetti lettura che la vedono costantemente impegnata: dagli incontri ospitati presso la sede di Bari delle Librerie Laterza, nati come momenti occasionali di privati lettori e divenuti partecipate rassegne tematiche, alle numerose proposte per le scuole. Queste ultime, in particolare, vengono sviluppate nel corso dell’anno scolastico e si articolano quasi sempre secondo il modello dell’incontro diretto degli studenti con gli autori, che, per la sua immediatezza, può trasformare le occasioni formative in momenti coinvolgenti anche dal punto di vista emotivo. La dott.ssa Laterza ha inoltrato raccontato dell’esperienza di #barisocialbook, una rete promossa dal’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, in collaborazione con oltre 80 partner tra enti ed istituzioni pubbliche e private, biblioteche, librerie, editori, università, associazioni, scuole, enti non profit, strutture e servizi del welfare cittadino per minori, adulti, anziani, residenti e migranti presenti nel territorio cittadino: obiettivo dichiarato della rete è creare una città più attenta alle cittadinanze più vulnerabili rilanciando l’importanza della lettura come leva per la crescita della comunità, attraverso una serie anche di micro-azioni, quali l’attivazione di presidi di lettura diffusi nei servizi di welfare cittadino, la creazione di casette per lo scambio libero di libri per bambini/e e ragazzi/e, la collocazione di scaffali per il book-sharing nei luoghi di cura, nelle attività commerciali e negli spazi e uffici pubblici della città, interventi di animazione alla lettura nelle piazze e nei luoghi della città.

Questa esperienza si inserisce nel quadro della “Città che legge”, un riconoscimento del Cepell- MiBACT che promuove e valorizza le amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. Riprendendo quest’ultima notazione, il direttore della Biblioteca comunale, Giuseppe Basile, si è soffermato sulla necessità di rendere più sistematiche ed omogenee le iniziative culturali che nel nostro territorio promuovono il libro e la lettura al fine di renderne più visibile e concreta la ricaduta in termini di miglioramento culturale e di coesione sociale; e, in tale prospettiva, ha proposto la sottoscrizione del “Patto per la lettura”, uno strumento operativo da adottare nella prospettiva della qualificazione come “Città che legge”, destinato a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa attraverso la creazione di una rete territoriale strutturata.

Le riflessioni dell’ass. Marta Jerovante: «Rinnovo i miei ringraziamenti alle mie ospiti, la dott.ssa Perrone e la dott.ssa Laterza, per i contributi qualificati e preziosi, e al direttore Basile, vivace e diretto nelle sue riflessioni. Sono particolarmente grata a tutti coloro che hanno risposto al mio invito, in rappresentanza delle scuole, delle associazioni culturali e di promozione sociale, delle strutture per la primissima infanzia, per i minori e per gli anziani, delle famiglie, ai cittadini che hanno affettiva della lettura. La lettura – come è stato da più parti rilevato – non è solo un indispensabile strumento di consapevolezza emotiva, ma una risorsa potentissima dal punto di vista sociale. L’incontro dello scorso venerdì mirava ad avviare un ragionamento il più possibile aperto ed inclusivo, ad introdurre primi elementi di avvicinamento e di contatto fra soggetti che hanno ambiti di azioni e riferimenti parzialmente differenti, ma le cui finalità e i cui obiettivi possano essere ricondotti ad unità, davvero nella prospettiva, ambiziosa ed impegnativa, ma non impraticabile, di una Città che legge».